Nove i titoli in cartellone dal 27 marzo al 30 maggio, tra commedie, pagine di storia, variazioni in blues e canzoni d’autore
Si alza il sipario sulla Stagione “Rosa dei Venti” al Teatro di Sanluri. Nove i titoli in cartellone dal 27 marzo al 30 maggio, tra commedie, pagine di storia, variazioni in blues e canzoni d’autore. A una decina di giorni della data indicata dal Mibact per l’attesissima riapertura dei teatri in Italia, Rosalba Piras, direttrice artistica di Abaco Teatro ha espresso il suo entusiasmo in poche e semplici parole in vista del 27 marzo.
“Sarà bellissimo rivedere il nostro pubblico in sala, in sicurezza, pur con i posti contingentati-afferma la direttrice-, per ristabilire il contatto diretto tra palco e platea”. Si parte con le “Sfumature di Rosso” di Abaco e L@b Sanluri, omaggio alle donne nel segno della poesia. A seguire “Gramsci Antonio: presente!” di Rossana Copez, con Fausto Siddi e Marta Proietti Orzella. In particolare rappresenta una rievocazione della figura e il pensiero del grande politico e intellettuale. In aggiunta a questo “Figlio dell’Uomo“, lo spettacolo de La Maschera ispirato a “La buona novella” di Fabrizio De André, “Just Forever” del Teatro Tragodia, con drammaturgia e regia di Virginia Garau, per un affresco della società dagli anni ’40 a oggi. Inoltre “Fashion Victims“, dall’omonimo pamphlet di Giovanni Follesa e Fabrizio Demaria, con Giuseppe Ligios diretto da Sonia Borsato. Black Music tra Funk e Latin Jazz con il concerto di The Rocies, l’ensemble della cantante cubana Anabel Rodriguez Roche. Poi la scoppiettante “Fuga dall’Asinara” della Cooperativa Teatro Sassari nello stile del vaudeville. Giovanni Carroni interpreta invece “Bachisio Spanu“.
Da ultimo ma non meno importante “Epopea di un contadino sardo alla Grande Guerra” da “Un anno sull’Altipiano” di Lussu, nel libero adattamento di Marco Parodi che firma anche la regia con inserti da “Roccu u stortu” di Suriano. Il 30 maggio ci sarà il finale con le avventure di “Cappuzzetto Rozzo” di Abaco Teatro, inedita versione “ecologica” della celebre fiaba.