Per il Newco Alitalia ora serve un business plan credibile. Gli occhi dei paesi membri sono puntati sull’operazione.
Il business plan
ll giorno dopo il colloquio della Commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager con i ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, dello Sviluppo Economico; Giancarlo Giorgetti e delle infrastrutture e della mobilità sostenibili; Enrico Giovannini per far partire Ita, la neco di Alitalia, la soddisfazione per l’approccio costruttivo ora viene sostituito dalla necessità di presentare un business plan che rispetto al passato abbia vere gambe per rendere sostenibile l’attività della compagnia di bandiera.
Vestager
“La ragione per cui siamo qui – ha detto ieri la Vestager – è che Alitalia faceva gravi perdite prima della crisi del Covid e ha avuto tanti aiuti. Ed è per questo che è essenziale che una nuova azienda abbia un business plan valido”. I vari commissari che si sono alternati al capezzale dell’Alitalia hanno sempre badato a tagliare costi ma senza considerare strategia di profitto. E questo è stato sottolineato dalla Commissaria UE che ha anche rimarcato i tanti soldi dati alla compagnia ma senza risultati e questo è un calcolo di cui Bruxelles terrà conto. Dunque l’operazione salvataggio, al di là delle buone intenzioni, non si presenta facile.
La crisi del Covid
La Vestager ha già dovuto rispondere ad una interrogazione parlamentare dell’eurodeputato Andreas Schwab del Partito popolare europeo, al quale ha spiegato che “la Commissione europea non ha ancora ricevuto alcuna notifica” di un nuovo pacchetto di aiuti da 200 milioni di euro ad Alitalia, ma solo “una pre-notifica per un terzo aiuto ad Alitalia nel contesto della crisi del Covid, attualmente oggetto di indagine” e che l’esecutivo Ue “è in contatto con le autorità italiane in merito alla proposta di creazione di Ita”. Gli occhi dei paesi membri sono puntati sull’operazione perché non si tratta di aiutare una compagnia in crisi per il Covid ma un vettore la cui crisi è ventennale.
Il ministro delle Infrastrutture delle mobilità sostenibili
Nel frattempo si torna a parlare di interazione tra Alitalia e Fs. A farlo era stato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nel corso di un’audizione in Commissioni riunite Ambiente e Trasporti. La possibile interazione tra Alitalia e Ferrovie, ha spiegato il ministro, “è una pista su cui si dovrà lavorare, anche perché sta avvenendo in altre parti del mondo. Non c’è dubbio che sarà un tema su cui Ita e Ferrovie ragioneranno in futuro”.