Nell’ultima settimana, fra i 5 Paesi con il più alto numero di nuovi positivi c’è anche l’Italia. In Europa solo dietro la Francia
L’Italia è uno dei paesi col più alto numero di positivi al virus. Infatti è terza al mondo per tasso di letalità rispetto ai contagiati da Covid-19 dietro Iran e Messico. Siamo solo un gradino più su del Regno Unito a seguire Indonesia e Spagna. Johns Hopkins University la pubblicato tale dato sul proprio sito.
Con 155.076 nuovi casi settimanali e un aumento del 12% (la media mondiale segna +10%). Nei dati Oms, davanti al nostro Paese Brasile, Usa e Francia, con +20,+8,+12% Alle spalle dell’Italia l’India, con 148.249 nuovi casi e aumento del 30%.
Rispetto agli abitanti dei maggiori paesi diventiamo primi al mondo
Il numero di morti da Covid-19 rispetto agli abitanti dei maggiori paesi, allora scaliamo le posizioni è diventiamo primi al mondo. Nel nostro paese, infatti, risultano 112,35 decessi ogni 100mila abitanti. Seguono la Spagna, il Regno Unito, gli Stati Uniti. In termini assoluti, al primo posto per decessi ci sono gli Stati uniti con 313.764, seguiti dal Brasile con 185.650, dall’India con 145.136 e dal Messico con 117.249 morti. Negli Usa ieri sono stati registrati 249.709 nuovi casi di coronavirus, mai così tanti nel paese in un solo giorno.
In tutta Europa le vittime del virus sono state oltre 500mila, 67.894 solo in Italia. Subito dietro il Regno Unito con 66.640 e la Francia con 60.345. Secondo l’analisi effettuata dalla Johns Hopkins University, confermata da altri istituti come l’Oms, l’Italia è tra i 20 paesi più colpiti dal virus in termini di contagi, con il tasso maggiore di decessi in rapporto alla popolazione. Se però contiamo gli stati più piccoli, che registrano meno contagi, al primo posto per morti c’è il Belgio mentre l’Italia è quarta dopo Perù e San Marino.
In Italia infatti, ci sono 112,35 morti di Covid ogni 100mila abitanti, segue la Spagna; il Regno Unito, gli Usa. Più staccate, la Francia e soprattutto la Germania. Ma se nella classifica si inseriscono anche gli stati meno colpiti in termini assoluti, il Belgio balza al primo posto con un tasso di 160,84 seguito da San Marino e Perù.
La pandemia peserà anche in termini demografici:
L’Istat ha calcolato che in Italia la somma di tutte le morti del 2020 porterà a un totale di almeno 700mila decessi, un livello senza precedenti dal 1944, in piena Seconda guerra mondiale. Due mesi fa anche la Germania ha evidenziato che, per la prima volta da 10 anni, la popolazione è in calo. Negli Stati Uniti il numero di decessi da Covid-19 ha superato quello dei militari caduti durante il Secondo conflitto mondiale (291mila). Lancet ha pubblicato uno studio francese da cui risulta che la mortalità da Covid-19 (calcolata sui decessi in rapporto ai contagiati) è piuttosto bassa in confronto alle altre grandi epidemie del passato ma è tripla rispetto a quella dell’influenza stagionale.
Difficoltà nell’individuare le differenze tra i paesi
I principali istituti tuttavia sottolineano che i fattori che determinano le differenze fra paesi sono in parte difficili da individuare. In alcuni stati chi è affetto da altre patologie letali non viene considerato morto di Covid-19. Ancora, la mortalità dei pazienti Covid sale con l’età e la popolazione italiana è fra le più anziane del mondo. Un fattore importante è poi la capacità del sistema sanitario di reggere all’onda pandemica, meno è attrezzato più la mortalità è elevata. Infine, ci sono paesi i cui dati non sono considerati affidabili per l’arretratezza delle strutture burocratiche e sanitarie. In Brasile e in India, ad esempio, stati popolosi e con spazi non urbani molto importanti, si valuta che i numeri della pandemia siano decisamente sottostimati.