Un braccialetto consentirà di abbandonare schermi touch e mouse: per navigare basterà pensare di muovere un dito.
Le novità
Digitare su una tastiera invisibile per scrivere messaggi. Muovere le dita per navigare fra pagine web e schermate. Saranno queste le novità possibili delle interfacce della realtà aumentata secondo Facebook. Il social ha presentato un braccialetto che raccoglie i segnali elettrici che il cervello invia alle dita per poter trasformarli negli input a cui siamo abituati con lo smartphone o un PC.
Facebook e lo sviluppo
“Stiamo sviluppando modi intuitivi e naturali per interagire con degli occhiali di realtà aumentata sempre accessibili perché crediamo che trasformeranno il modo in cui ci connettiamo con le persone, che siano vicine o lontane“. L’ ha scritto Facebook in un articolo sul suo blog ufficiale. La società ha subito raffreddato gli animi: le azioni più evolute sono distanti; ma qualcosa di coinvolgente potrà essere raggiunto già “molto prima”.
Il braccialetto
Il braccialetto mostrato da Facebook sfrutta la elettromiogafia (EMG) per tradurre i segnali nervosi motori che dal cervello viaggiano verso la mano passando per il polso in “comandi digitali che puoi usare per controllare le funzioni di un dispositivo“. Secondo Facebook, il riconoscimento è molto preciso: in futuro, “sarà persino possibile percepire anche solo l’intenzione di muovere un dito“.
I dispositivi indossabili
Nel 2019 Facebook ha acquisito CTRL-Labs, che stava lavorando su dispositivi indossabili che potessero elaborare i segnali del cervello per poter interagire attraverso interfacce di realtà aumentata: il nuovo braccialetto è l’evoluzione di quel lavoro.
Nicholas Colonnese
Nicholas Colonnese, manager dell’area di ricerca scientifica di Facebook Reality Labs, ha spiegato che il braccialetto sfrutterà il feedback aptico per garantire quella sensazione tattile a cui siamo abituati quando tocchiamo qualcosa. Facendo l’esempio di una persona che tende la corda di un arco prima di scoccare una freccia, il braccialetto aumenterà la pressione sul polso fintanto che la corda virtuale sarà tesa; per poi alleggerirla quando la freccia è stata scoccata in modo da simulare l’effetto che si avrebbe con un arco reale.