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Conseguenze del Covid e lockdown secondo Coldiretti

Coldiretti: per italiani è boom orti nel giardino di casa tra Covid e lockdown

 Con l’arrivo della primavera quasi 1 italiano su 2 (45%) prende in mano zappa e vanga dedicando parte del proprio tempo libero alla cura di verdure e ortaggi. Ma anche piante e fiori, in vaso o nella terra negli orti, nei giardini e anche su balconi e terrazzi. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sugli “Italiani nell’orto al tempo del Covid” .In occasione del primo weekend di primavera con dimostrazioni pratiche in campo e il “Tutor dell’orto” della Fondazione Campagna Amica.

Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, adesso – sottolinea la Coldiretti – la passione si sta diffondendo . Anche i più giovani e le persone completamente a digiuno di tecniche di coltivazione.

Un boom determinato quest’anno dall’ esigenza di svago nel lungo lockdown in zona rossa. In molti casi anche per aiutare i bilanci familiari provati dalla crescente crisi, proprio come avveniva in tempo di guerra.

Il 33% degli italiani con il pollice verde – spiega Coldiretti – ha deciso di esprimere la sua passione per l’agricoltura nel proprio giardino di casa. In terreni di famiglia ma anche in spazi pubblici o negli orti urbani messi a disposizione dalle pubbliche amministrazioni o a titolo gratuito o con affitti simbolici. Esiste poi una quota del 12% che sfoga l’amore per le piante su balconi e terrazzi, verande e davanzali. Una vera e propria esplosione di piante e fiori che iniziano a punteggiare di verde e colori il grigio delle città.

Parità di genere

Si tratta – precisa la Coldiretti – di una passione nella quale è stata raggiunta una sostanziale parità di genere. Nell’anno del Covid sono le donne che registrano una partecipazione più alta rispetto agli uomini.

Si verifica una diffusione trasversale di fasce di età e territori di residenza anche se dall’analisi emerge una percentuale più alta tra i giovani rispetto agli anziani.

Il movimento degli hobby farmers, rappresenta uno spaccato sociale importante che trova nella cura delle piante del verde un importante momento di sfogo contro ansia e stress.

Questi generati dalla pandemia e dalle limitazioni agli spostamenti fuori casa. Ma l’appuntamento con il piante e fiori, frutta e verdura a primavera  è anche importante per salvare 27mila imprese. Salvare anche 200mila posti di lavoro nella filiera del florovivaismo Made in Italy che nell’ultimo anno, ha pagato un prezzo pesantissimo alla crisi causata dalla pandemia. Si tratta di 1,7 miliardi.

Il ritorno degli italiani in orti e giardini ha un alto valore sociale ed economico in uno dei momenti più difficili per il Paese. Con una passione che non richiede per forza grossi investimenti o grandi spazi con diverse opportunità e investimenti. Dall’orto portatile da tenere con sé anche in ufficio a quello verticale per risparmiare spazio nelle case, dall’orto “ecologico” per riciclare materiali e non inquinare a quello rialzato per chi ha maggiori difficoltà a piegarsi.

L’investimento per realizzare un orto tradizionale in giardino si può stimare  intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati. Inoltre acquistare terriccio, vasi, concime, attrezzi, reti per delimitare le coltivazioni, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità. Inoltre bisogna conoscere la terra di cui si dispone. Scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole fondamentali per ottenere buoni risultati.

About Paola Usai

Studio Beni Culturali all'Università di Cagliari. Sono sarda, ma attualmente vivo a Bolzano dove lavoro come au pair.

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