Secondo le stime nel quarto trimestre Istat 2020 l’indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie, aumenta dello 0,3% rispetto al trimestre precedente
L’aumento tendenziale dell’IPAB nel 2020 si deve sia ai prezzi delle abitazioni nuove che crescono dell’1,7%, sia ai prezzi delle abitazioni esistenti che aumentano dell’1,4%.
Questi andamenti si manifestano in un contesto di crescita vivace dei volumi di compravendita.
Su base congiunturale l’aumento dell’IPAB è dovuto unicamente ai prezzi delle abitazioni esistenti che registrano un incremento pari allo 0,3% mentre quelli delle abitazioni nuove diminuiscono dello 0,3%.
In media, nel 2020, i prezzi delle abitazioni aumentano dell’1,9% con i prezzi delle abitazioni nuove che fanno registrare un +2,1% e quelli delle abitazioni esistenti (che pesano per oltre l’80% sull’indice aggregato) che crescono dell’1,9%.
Rispetto alla media del 2010, primo anno per il quale è disponibile la serie storica dell’IPAB, nel 2020 i prezzi delle abitazioni sono diminuiti del 15,0% (-21,6% per le abitazioni esistenti, +3,6% per le nuove).
Il tasso di variazione acquisito dell’IPAB per il 2021 è pari a -0,3% (-0,6% per le abitazioni esistenti e +0,8% per le abitazioni nuove).
Nel quarto trimestre la crescita tendenziale dei prezzi delle abitazioni su base annua è trainata da Sud e Isole (+3,0%); i prezzi crescono ma in modo meno marcato nel Nord-Ovest e nel Nord-Est (rispettivamente +1,7% e +1,8%) e di poco nel Centro (+0,2%).
Nel quarto trimestre a Milano i prezzi delle abitazioni aumentano, su base annua, del 7,4%, confermando una crescita sostenuta sebbene in decelerazione rispetto al trimestre precedente (era +12,0%). A Torino e a Roma, invece, i prezzi delle abitazioni sono in calo (rispettivamente del 2,0% e dello 0,5%).