Sono Cinque i Comuni in lockdown in Sardegna dove si ferma anche il Consiglio regionale
L’epidemia di Covid a seguito del lockdown rallenta in Sardegna dove oggi, si contano 161 nuovi su 14.175 tamponi con un tasso di positività che resta invariato rispetto a ieri.
Cresce però il numero dei morti e dei pazienti positivi ricoverati negli ospedali. Sono 185 nei reparti non intensivi, mentre sono 22 quelli in terapia intensiva.
Sale da due a cinque anche il numero dei Comuni in Sardegna che decidono di autoisolarsi a causa dell’aumento dei contagi. In zona rossa, oltre Sarroch, che ha previsto le misure più restrittive sino al 31 marzo, e Sindia, sino al 30, anche Golfo Aranci, in Gallura, in lockdown sino al 3 aprile, Samugheo, nell’Oristanese, sino a domenica 28 marzo e Uri, nel Sassarese, sino a Pasquetta, il 5 aprile.
Le norme in Sardegna
Vietati gli spostamenti da e per i tre comuni. Chiusi bar, pub, ristoranti e pizzerie, se non per asporto. Saracinesche abbassate anche per le attività di servizi alla persona e stop alle lezioni nelle classi e chiusi gli uffici pubblici. Inoltre il sindaco di Golfo Aranci ha vietato l’apertura di tutte le attività commerciali al dettaglio. Fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Il sindaco ha lasciato l’opportunità di svolgere individualmente attività motoria e sportiva esclusivamente all’aperto.
Il primo cittadino di Samugheo, Basilio Patta, ha disposto non solo la “limitazione delle visite a parenti e affini ai casi di effettiva necessità ma anche la sospensione delle attività sportive amatoriali all’interno del territorio comunale.
A Uri è vietato spostarsi da e verso il territorio comunale, mentre al suo interno ci si può muovere solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, a eccezione degli alimentari e di prima necessità. Gli h24 possono stare aperti solo fino alle 20. Chiusi i mercati, salvo le attività che vendono generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperte edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
È vietato consumare cibi e bevande in ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e altri esercizi pubblici, ai quali è consentito l’asporto e la consegna a domicilio. Sospese le attività di parrucchieri, barbieri, estetisti e affini.
Il virus fa capolino anche in Consiglio regionale. la seduta dell’Aula era in programma domani alle 16 ma non si terrà per l’esigenza di accertare la negatività al tampone molecolare di consiglieri e personale del Palazzo di via Roma. Rinviato anche il vertice di maggioranza.