Alla presenza del ministro del Lavoro, i sindacati Cgil, Cisl e Uil e Assodelivery hanno sottoscritto, per il settore food delivery, un protocollo per la legalità e lo sfruttamento lavorativo.
Si chiama Protocollo quadro sperimentale per la legalità, contro il caporalato, l’intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo. L’accordo firmato per la tutela dei cittadini.
Presente anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando.
Nel Protocollo – spiegano i sindacati – è previsto l’impegno delle aziende aderenti ad adottare un modello organizzativo idoneo a prevenire comportamenti scorretti . A non ricorrere ad aziende terze, almeno fino a quando non verrà creato un apposito albo delle stesse piattaforme.
Si prevede la costituzione di un Organismo di Garanzia con il compito di vigilare in posizione di terzietà sulle dinamiche lavorative dei rider. Avranno il compito di riportare eventuali specifiche segnalazioni alla Procura della Repubblica.
L’organismo di garanzia dovrà interloquire con il tavolo di governance e monitoraggio, al quale partecipano anche i rappresentanti dei lavoratori, oltre che le aziende di food delivery.
Alla firma del Protocollo sedevano al tavolo “Rider x i Diritti” e gli assessori al Lavoro dei Comuni e delle Regioni considerati più vicini al tema.
Tutela dei diritti dei lavoratori
“Il protocollo sperimentale firmato oggi dal ministro del Lavoro Andrea Orlando con le organizzazioni sindacali e la piattaforme AssoDelivery – ha dichiarato in una nota Di Berardino – rappresenta una vittoria di civiltà. Per la prima volta a livello nazionale, Governo, Parti Sociali e territorio hanno l’obiettivo comune. Tutela dei diritti dei lavoratori che, in alcuni casi abbiamo visto operare in condizioni di sfruttamento e senza garanzie in materia di sicurezza. Da parte nostra, come Regione Lazio, siamo orgogliosi di aver anticipato, due anni fa, un primo importante provvedimento legislativo con la legge regionale.
Con questa legge, siamo intervenuti per assicurare diritti fondamentali in materia di Salute e sicurezza, Tutela assistenziale e previdenziale. Retribuzione e trasparenza contrattuale a tutti i lavoratori che operano con piattaforme digitali, di cui i rider rappresentano la categoria più nota.
Con un nuovo bando da 1 milione di euro, vogliamo promuovere una formazione adeguata in tema di sicurezza e di diritti. Ma anche fornire supportare i lavoratori affinché lavorino in sicurezza”