Il mercato immobiliare “green” sta iniziando a prendere forma anche in Italia; nel corso degli ultimi nove mesi quasi 3 richiedenti su 100 hanno presentato domanda per ottenere un finanziamento “verde” per la casa.
La percentuale può sembrare bassa, ma è bene considerare che i mutui green sono prodotti principalmente destinati all’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica (classi energetiche A o B) e, stando alle ultime stime ufficiali, in Italia solo il 10% delle unità abitative rientra in questa categoria.
«Nonostante il 2020 sia stato un anno complesso per l’immobiliare, il mercato dei mutui green ha poco per volta iniziato a prendere forma anche in Italia», spiega Ivano Cresto, responsabile mutui di Facile.it «Si tratta ancora di una nicchia; le potenzialità di crescita sono davvero importanti, soprattutto se consideriamo che grazie al Superbonus 110%; molti edifici miglioreranno la propria classe energetica ampliando così il bacino di immobili che potranno accedere a questo tipo di finanziamento».
Chi ha presentato domanda per un mutuo green ha cercato di ottenere 174.151 euro; il 32% in più rispetto all’importo medio normalmente richiesto agli istituti di credito per l’acquisto di una casa. Una differenza così elevata è dettata dal fatto che gli immobili oggetto di mutuo green sono principalmente abitazioni in classe energetica A o B; pertanto il loro valore è più alto rispetto ad una in classe energetica compresa tra la C e la G.
Cosa sono e come funzionano i mutui green
I mutui green, secondo la definizione elaborata dalla Commissione UE insieme alla European Mortgage Federation, sono prodotti destinati a finanziare l’acquisto o la costruzione di abitazioni che abbiano elevate prestazioni energetiche (classe A o B); o a sostenere interventi di riqualificazione che consentano un miglioramento di almeno il 30% delle prestazioni energetiche dell’edificio.