Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente è inferiore di quasi 384 mila unità rispetto all’inizio dell’anno, come se fosse sparita una città grande quanto Firenze. Forte calo delle nascite
Gli effetti negativi prodotti dall’epidemia Covid-19 hanno amplificato la tendenza al declino di popolazione in atto dal 2015. Nel 2020 si registra un nuovo minimo storico di nascite dall’unità d’Italia, un massimo storico di decessi dal secondo dopoguerra e una forte riduzione dei movimenti migratori.
I mesi di restrizioni e chiusure imposte dalla pandemia da Covid-19 erano stati considerati, in previsione, come momento proficuo per un incremento demografico. I lockdown vissuti in Italia, come confermato dall’Istat, non sono stati un’occasione per le coppie di allargare la famiglia. Al contrario si assiste a un crollo delle nascite.
La storia ha insegnato come a seguito di catastrofi, conflitti, epidemie e guerre, le coppie riprendevano ad unirsi in matrimonio e ad avere figli. Si verificava il cosiddetto baby boom.
Non solo aspetti socio economici determineranno il calo delle nascite, ma a non giovare alle relazioni di coppia è stato anche il calo dell’attività sessuale durante la quarantena, e ciò che sarà durante il post pandemia, ossia un disagio psico sessuale a lungo termine.