Un concerto in streaming dall’ex carcere di San Sebastiano saluterà l’uscita del nuovo album della storica band isolana
L’ex Infermeria San Pietro, a Sassari, è un teatro accogliente e identitario; in tempi di teatri chiusi e zone arancio ospita l’esordio ufficiale del nuovo album dei Tazenda: Antìstasis. A raccontare ai media idea, visione e progetto sono stati Gino Marielli e Gigi Camedda, accompagnati dal loro manager Luca Parodi. Nicola Nite, impossibilitato ad esserci in mattinata, raggiungerà i suoi compagni di musica e di viaggio in tempo per le prove e il successivo show.
Una presentazione fortemente voluta, organizzata grazie alla piena disponibilità dell’Amministrazione comunale di Sassari nel giorno del lancio nazionale dell’ultimo lavoro della storica band isolana, evento celebrato con un atteso e suggestivo streaming: gemma preziosa regalata ai fan, alla Sardegna, all’Italia e alla città di Sassari che domani – venerdì 26 marzo, “cancelli aperti” h 21,20 circa sui canali social ufficiali Facebook Instagram e YouTube e sul canale 601 del digitale terrestre Videolina Sa Radiolina – illuminerà la scena risuonando dagli spazi di una location unica e affascinante, l’ex carcere di San Sebastiano. Un modo per dare lustro ad una struttura incastonata nel cuore pulsante della città, per rafforzare il legame con Sassari e la Sardegna. Per lanciare, proprio da lì, un segnale importante legato all’auspicato ritorno alla vita. Alla quotidianità, alla normalità del vivere e del fare musica.
Il significato dietro il titolo dell’album
Rosanna Arru: “Antìstasis è termine antico che richiama al concetto di resistenza – ha ricordato l’assessora comunale alla Cultura -. A una volontà di ritornare alla normalità delle cose, al fluire dell’arte, al resistere allo scorrere del tempo e alle complessità che non cambiano l’intenzione né limitano la forza espressiva dei Tazenda, gruppo che ha scritto pagine preziose della musica sassarese e isolana esportando la sua originalissima proposta oltre Tirreno. Gruppo che ha scelto un luogo particolarissimo per rilanciare il suo messaggio e ricominciare a raccontare la sua musica: l’ex carcere di San Sebastiano. E questa decisione ha per noi un duplice significato.
Da una parte l’omaggio alla nostra città, scelta in tutta la Sardegna come teatro dello spettacolo, e dall’altro il senso di rinascita, che tutti ci auguriamo arrivi quanto prima con la fine della pandemia.L‘ex carcere di San Sebastiano, fino a pochi anni fa simbolo di detenzione e pena, è oggi location ideale per video, film e altre performance culturali. Per questo per noi è davvero un piacere aver ospitato questa conferenza di presentazione di un evento così significativo. E ci auguriamo che sia anche di buon augurio, per tornare presto a rincontrarci dal vivo e a godere insieme della ricchezza culturale del nostro territorio”.
Antìstasis in greco classico significa resistenza. A cosa? Risposta da trovare fra le note del disco. I Tazenda credono ancora in quella forma espressiva che ha allietato il mondo dagli inizi del secolo fino ad oggi: i Beatles, Battisti, i Queen e tutti quelli che con il cosiddetto pop hanno contribuito a far trascorrere un po’ più felici le vite di milioni di persone. Loro hanno soltanto aggiunto il loro marchio di sardità ad un format comunicativo inossidabile: la canzone. Nonostante tutto è ancora bello essere musicisti e avere la fortuna di pubblicare un lavoro frutto di anni di idee, esperimenti e scelte artistiche. “Antìstasis” è il 20° album tra live, raccolte e studio. Tanta musica per una band nata alternativa e poi presto finita tra le braccia del grande successo nazionale.