L’associazione, con il patrocinio del Coni, mira a garantire l’accesso alla pratica sportiva per un numero sempre più ampio di ragazzi fra i 6 ed i 15 anni e lancia una campagna TV per raccogliere fondi ed adesioni
Già ad aprile scorso erano più di due milioni le famiglie italiane che dichiaravano di aver perso oltre il 50% del proprio reddito familiare; e che, per questo motivo, si erano trovate costrette a diverse rinunce. A conti fatti sono tanti i ragazzi italiani che, per ragioni economiche, sociali o culturali hanno dovuto rinunciare allo sport; elemento fondamentale non solo di aggregazione e salute, ma anche di crescita etica e morale.
È per aiutare loro a non dover dire addio ad un tassello così importante che è nata Etkmente; l’associazione che, con il patrocinio del Coni, mira a garantire l’accesso alla pratica sportiva per un numero sempre più ampio di ragazzi fra i 6 ed i 15 anni. Lo spiega l’associazione. “Lo sport non è solo attività fisica, ma anche divertimento, confronto con gli altri, rispetto delle regole; educazione e tensione a migliorarsi, come atleti e come persone”.
“Il nostro progetto è quello di favorire, attraverso la pratica sportiva, il benessere psico fisico di bambini e ragazzi svantaggiati; aggiungendo al loro percorso un tassello educativo fondamentale, in modo da renderli un domani adulti consapevoli, portatori e propagatori di valori sani e, appunto, etici”.
Sui canali di Etkmente è disponibile la campagna televisiva
Per mettere sotto ai riflettori questo problema spesso sottovalutato e per molti sconosciuto, l‘associazione ha lanciato la sua prima campagna televisiva; da oggi, è disponibile su tutti i canali social di Etkmente e, a breve, sui network televisivi che hanno ceduto gratuitamente i loro spazi. La campagna, dal titolo ‘Lo sport, un diritto per tutti i ragazzi e disponibile’, ha per protagonisti un gruppo di ragazzi che, durante un allenamento di atletica leggera, dimostrano con semplici gesti l’importanza di un comportamento etico.
È il momento della gara, i giovani atleti partono dai blocchi, ma dopo qualche metro uno di loro inciampa e cade a terra; per gli altri sarebbe più facile continuare a correre e tagliare il traguardo con un avversario in meno, ma non è questo che dice l’etica e così si fermano, tornano verso il compagno in difficoltà, lo aiutano e tutti assieme tagliano il traguardo.
“Grazie a questo spot – concludono i fondatori dell’associazione – non solo speriamo di raccogliere fondi per finanziare i progetti che Etkmente comincerà a portare avanti da settembre, ma anche di unire attorno all’associazione soggetti interessati ad impegnarsi in attività di responsabilità sociale. Anche i singoli potranno contribuire mettendo a disposizione il loro tempo e le loro competenze professionali, così da aiutarci a raggiungere l’obiettivo di aiutare sempre più ragazzi”.