Piatto antico citato dal premio Nobel Grazia Deledda in “Tradizioni Popolari di Nuoro”
Pardulas o casadinas dolce di Pasqua tipico sardo. In particolare sono piccoli gioiellini che ricordano un cestino e cosa più importante sono un vero concentrato di sapori mediterranei. Per spiegare pardulas termine traducibile in italiano con “formaggelle”. Sono denominate così nel sud dell’Isola, composte da un contenitore di pasta con l’orlo “pizzicato” ripieno di ricotta o formaggio. Nel centro-nord si chiamano casadinas.
In altre parole si tratta di un piatto antico citato anche dal premio Nobel Grazia Deledda che le definisce come “schiacciate di pasta dentellate“. Presentano gli orli rivoltati e contenenti del formaggio fresco impastato con sale e zafferano. Secondo la tradizione, in genere, è uso e costume regalare le casadinas per Pasqua. Grazia Deledda, in “Tradizioni Popolari di Nuoro“, aveva descritto l’usanza di regalare questi dolci al sacerdote che passava di casa in casa per le benedizioni. Inoltre a distanza di oltre un secolo sono un prodotto immancabile nei menu pasquali sardi.
Le origini delle pardulas risalgono nei dolci al formaggio tipici della Grecia antica (V-IV secolo A.c.). Di dolci simili si parla anche nelle ricette dello scrittore romano Marco Porcio Catone (234 A.c.-149 A.c.) meglio noto come Catone il Censore. Casadinas o casadina questa la doppia derivazione: “casu” in sardo significa formaggio, quello che in latino è indicato con “caseus”. Pardulas rinvierebbe invece a “pardula“, parola a sua volta derivata dal latino “quadrula” cioè forma quadrata: quella che aveva un tempo la stessa formaggella, sigillata con quattro pizzichi fatti sul bordo della pasta per richiudere il ripieno.
Per quanto riguarda le varianti dolce e salata sono tipiche della Barbagia dove la tortina al formaggio fresco è aromatizzata, nella sua versione salata, con la menta, prendendo il nome di “casadina salida“. In Gallura e Logudoro agli ingredienti si aggiunge anche il prezzemolo. Anticamente la casadina si presentava anche più grande non proprio delle dimensioni di una torta, ma quanto un piatto sì.