Si è svolto ieri l’evento digitale “Produttività e sostenibilità: la sfida delle Cooperative”, in cui sono stati illustrati i recenti risultati del Programma di attività per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo italiano; e dove si sono confrontati sugli scenari futuri i protagonisti del mondo no profit e i principali attori istituzionali.
Nel corso della sessione della mattina hanno presentato tre studi di fattibilità realizzati nell’ambito dei bandi aggiudicati nel 2019 e finanziati dal Ministero dello Sviluppo economico; in collaborazione con Invitalia, sul tema della responsabilità sociale d’impresa, come contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
In particolare, lo studio realizzato dalla Cooperativa Lama propone un maggiore coinvolgimento dei cittadini verso l’urbanizzazione inclusiva e sostenibile, attraverso una forte partnership pubblico-privato.
Il secondo studio, la Cooperativa Programma Integra, si occupata di tracciabilità e trasparenza della produzione attraverso una piattaforma digitale; che consenta alle cooperative di lavorare assieme per aumentare la visibilità esterna della produzione, sottolineando le potenzialità economiche del mercato cooperativo e l’importanza di creare un rapporto con il mondo profit.
La Cooperativa Cauto, infine, propone modelli organizzativi e di governance capaci di valorizzare i principi cooperativi; promuovendo forme di corresponsabilità di soci e lavoratori con un accento sull’importante tema delle competenze.
Nella seconda parte dell’evento è stato invece illustrato il rapporto realizzato dall’OCSE sulla “Dimensione territoriale della produttività nelle cooperative italiane”.
Dai dati presentati è emerso come le cooperative, al pari delle altre imprese, stanno subendo le conseguenze derivanti dal Covid
Dai dati presentati è emerso come le cooperative, al pari delle altre imprese, stanno subendo le conseguenze derivanti dal Covid; tra cui il calo dei fatturati e la riduzione delle opportunità di finanziamento. Per fronteggiare queste sfide è pertanto necessario adottare misure di sostegno tempestive per garantire una continuità nella loro attività economica e salvare posti di lavoro nel breve termine. Negli anni le Cooperative hanno, infatti, svolto una funzione anticiclica e grazie anche all’innovazione e al digitale emerge grande capacità di rilancio e resilienza.
Il rapporto dell’OCSE indica come le scelte di localizzazione delle cooperative nei territori meno sviluppati del nostro Paese ha consentito di creare occupazione; svolgendo anche un importante ruolo economico e sociale. Inoltre, per favorire il potenziamento della produttività delle cooperative italiane verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile; un ruolo importante lo avranno le risorse messe a disposizione dal Recovery Plan.
Il rapporto Ocse era occasione di dibattito e punto di partenza per le riflessioni nel digital talk con le istituzioni coinvolte, insieme al Mise e Invitalia, nell’evento digitale: Alleanza delle Cooperative Italiane, Euricse e Ocse.
Sono intervenuti: Mauro Lusetti, Presidente Alleanza delle Cooperative italiane, Carlo Borzaga, Presidente Euricse, Antonella Noya, Responsabile dell’Unità Economia e Innovazione Sociale OCSE; Mario Fiorentino, Direttore Generale per la politica industriale, l’innovazione e le piccole e medie imprese Mise; Gianluca Scarponi Direttore Generale per la vigilanza sugli enti cooperativi, sulle società e sul sistema camerale MiSE, Vincenzo Durante Dirigente Incentivi e Innovazione Invitalia.