E’ ufficiale, anche in Sardegna le elezioni amministrative comunali slitteranno all’autunno, nella finestra tra il 15 settembre e il 15 ottobre. E’ previsto nella riforma degli Enti locali approvata in serata dal Consiglio regionale.
L’Isola, così, si allinea al resto del Paese. Il presidente del Consiglio aveva stabilito il rinvio delle comunali lo scorso 8 marzo dopo il protrarsi del quadro epidemiologico negativo del Covid 19. Altra causa della posticipazione è “l’evolversi di significative varianti del virus che presentano carattere ulteriormente diffusivo del contagio”.
In Sardegna saranno chiamati al rinnovo di sindaci e consigli comunali 101 Comuni, solo tre sopra i 15mila abitanti tra i quali Olbia.
Si voterà, in data ancora da destinarsi, in tre comuni con popolazione legale superiore alla soglia dei 15.000 abitanti con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno.
In sintesi, i numeri delle elezioni nella regione sono i seguenti:
- comuni al voto: 101 su 377 comuni sardi (26,8%)
- comuni >15.000 ab: 3 su 101 (3,0%)
- comuni ≤15.000 ab: 98 su 101 (97,0%)
- capoluoghi di provincia: 1
La decizione di posticipare le elezioni anche nell’isola è dovuta anche ai diversi paesi particolarmente colpiti. Si aggiunge infatti anche Donori agli ormai 13 comuni in zona rossa della Sardegna. L’ordinanza del sindaco Maurizio Meloni arriva dopo che l’Ats ha comunicato che il tasso di positività nel comune è stato negli ultimi sette giorni pari a 398. “Ben superiore al valore definito come criterio per l’individuazione delle zone rosse pari a 250 su 100.000 abitanti dal Decreto Legge n.30 dl 13 marzo 2021”. La zona rossa rimarrà in vigore sino al 12 aprile compreso.
Gli altri Comuni sardi in lockdown sono Bultei, Soleminis, Burcei, Villa S. Pietro, Sarroch, Samugheo, Sindia, Gavoi, Golfo Aranci, Bono, Uri e Pozzomaggiore. Di questi i paesi di Soleminis, Sarroch e Uri erano tra i comuni che dovevano dirigersi alle urne.
Le votazioni slittano quindi in autunno, tra il 15 settembre e il 15 ottobre.