Ucb, azienda biofarmaceutica globale, ha annunciato che il dispositivo elettronico di iniezione ava Connect*, primo nel suo genere; ha ottenuto il marchio Ce che indica la conformità agli standard di salute; sicurezza e protezione ambientale per i prodotti venduti all’interno dello Spazio economico europeo. Ava Connect e la cartuccia dosatrice monouso sono utilizzati per l’autoiniezione di certolizumab pegol; terapia anti-Tnf utilizzata per il trattamento di adulti con artrite reumatoide, spondiloartrite assiale, artrite psoriasica e psoriasi. È il primo dispositivo riutilizzabile del suo genere in Europa, disponibile per l’uso con il trattamento biologico in reumatologia e dermatologia.
Per accompagnare il dispositivo e supportare ulteriormente i pazienti, Ucb ha anche sviluppato CimplyMe*, un’applicazione mobile di accompagnamento. Entrambi contribuiscono alla missione di Ucb di trasformare il modo in cui forniscono il supporto ai pazienti e di accelerare il più possibile il raggiungimento di risultati migliori per le persone che vivono con gravi malattie, in linea con la sua digital business transformation.
In UCB stiamo aumentando la nostra capacità di fornire un valore differenziante al paziente
“In Ucb – ha detto Emmanuel Caeymaex, Executive vice president, Immunology Solutions and Head of Us, Ucb; stiamo aumentando la nostra capacità di fornire un valore differenziante al paziente con soluzioni tecnologiche avanzate. Con la recente accelerazione della telemedicina, ava Connect e CimplyMe possono aiutare a migliorare l’esperienza del paziente e contribuire a rendere più facile il dialogo con gli operatori sanitari; anche al di fuori delle visite in presenza, fornendo rapporti di monitoraggio dei sintomi e dell’aderenza al trattamento. Con queste innovazioni tecnologiche, Ucb mira ad essere pioniera nella medicina digitale per le persone affette da patologie reumatologiche e dermatologiche”.
L’e-device ava Connect è stato sviluppato insieme ai pazienti per affrontare le sfide della gestione dell’iniezione e del trattamento che possono portare a una bassa persistenza. Fino al 68% dei pazienti che si iniettano da soli il farmaco risultano non-compliant dopo un anno di trattamento; con un conseguente aumento dell’utilizzo delle risorse sanitarie (ad esempio, ricoveri, visite in ospedale, costi del trattamento, ecc.) a causa dei risultati non ottimali del trattamento. Questa osservazione si basa su 19 studi che riportano dati di compliance su pazienti con artrite reumatoide e malattia di Crohn trattati con infliximab, adalimumab, golimumab ed etanercept.
Il dispositivo ha un ago nascosto e un’impugnatura antiscivolo per assistere i pazienti con problemi di manualità
Il dispositivo ha un ago nascosto e un’impugnatura antiscivolo per assistere i pazienti con problemi di manualità. Il grande pulsante di avvio/pausa e la possibilità di scelta della velocità di iniezione forniscono ai pazienti il controllo delle loro iniezioni. Lo schermo informativo permette ai pazienti di accedere alle istruzioni passo dopo passo, conferma il completamento dell’iniezione e fornisce notifiche sulla data dell’iniezione. Gli studi hanno dimostrato che i pazienti trovano il dispositivo elettronico facile da usare e sono soddisfatti della loro esperienza di auto-iniezione .
L’e-device ava Connect registra anche le date delle iniezioni, permettendo di monitorare oggettivamente l’aderenza del paziente, che può essere condivisa con i medici. I sensori cutanei interrompono automaticamente un’iniezione se si perde il contatto con la pelle e l’ago si ritrae all’interno del dispositivo. Dopo il riposizionamento, l’iniezione può continuare, prevenendo lo spreco di farmaci e aiutando a garantire che il paziente riceva la dose completa. Le funzioni di sicurezza assicurano che prima che venga effettuata un’iniezione la cartuccia del farmaco venga automaticamente controllata per verificare l’identità del farmaco, lo stato di scadenza e lo stato d’utilizzo.