Dalla fiction “L’Isola di Pietro” con Gianni Morandi al film “La Vita che volevamo” della regista austriaca Ulrike Kofler. La Sardegna è al top come scenario per le produzioni cinematografiche e tv con importanti ricadute nel settore turistico.
Questo è quanto emerge dall’indagine curata da Ergo Research. Nell’ultimo triennio l’Assessorato regionale del Turismo guidato da Gianni Chessa ha portato avanti un investimento delle risorse comunitarie (Por-fers 2014-2020) per promuovere la Sardegna come destinazione turistica attraverso la filiera audiovisiva. Un accordo di un milione di euro per il 2020, che ha attirato grazie al fondo Location Scouting e Co-Marketing, produzioni audiovisive nazionali e internazionali. E ha sostenuto eventi speciali all’interno dei festival isolani. “E’ importante investire in questo settore che contribuisce a diffondere la conoscenza della Sardegna nel mondo“, ha commentato l’assessore Chessa.
“Tutto comincia nel 2017 con “L’Isola di Pietro“, la fortunata fiction ambientata a Carloforte. Di stagione in stagione ha avuto un crescendo di share grazie a un protagonista come Gianni Morandi e un luogo di forte attrazione“. Così ha sottolineato Nevina Satta, direttrice di Sardegna Film Commission.
“Raffrontando i risultati de “L’Isola di Pietro” con quelli de “Il Commissario Montalbano”, il valore aggiunto delle rispettive location sfiora il voto massimo. Un punteggio di 9 su 10. E infatti l’intenzione di trascorrere le proprie vacanze in Sardegna da un 7, 2% sale al 9,4. Quindi con un incremento del 31% tra gli spettatori della serie ambientata a Carloforte” – ha sostenuto Michele Casula, Ergo Research Consultant – a Carloforte dal 2015 al 2019, dopo l’uscita della serie, il flusso turistico ha avuto un incremento dell’80%. Ciò a fronte di un più 32% del Sulcis e un +22 per la Sardegna come meta turistica“.
Tra le più recenti produzioni straniere, il film della regista austriaca Ulrike Kofler, “La Vita che volevamo“, presentato al Premio Oscar. Girato quasi interamente tra Villasimius, Muravera e Cagliari, distribuito nel mondo da Netflix, ha favorito una crescita in termini di visibilità e “desiderabilità” della Sardegna come destinazione turistica tra gli spettatori tedeschi e austriaci.
Tra le opere che promuovono l’immagine della Sardegna, anche “Kentannos“, il documentario di Victor Cruz (Kino Produzioni) girato tra Costa Rica, Giappone e Sardegna, dal 9 aprile su #Iorestoinsala e Chili.