Scadrà il prossimo 15 giugno il bando per la riqualificazione di case cantoniere dalla Sardegna alla Valle d’Aosta dell’Anas (Gruppo FS Italiane).
Il bando
Il bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, assegna 100 case cantoniere dislocate su tutto il territorio nazionale.
“Questa operazione – spiega l’Amministratore Delegato di Anas, Massimo Simonini – si inserisce nell’ottica della riqualificazione, dell’accessibilità e della fruizione degli immobili di proprietà Anas. Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici; per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed i suoi microsistemi industriali; incentivando un turismo diffuso di qualità, oltre ad offrire all’utenza della strada quanti più servizi possibili, in linea con gli standard comunitari; a sostegno della mobilità e della viabilità, inclusa quella sostenibile. In ultima sintesi restituendo una nuova dimensione a questo patrimonio architettonico che da un secolo testimonia la storia e l’evoluzione del nostro Paese”.
La distribuzione geografica
Per quanto riguarda la distribuzione geografica degli immobili interessati dal bando, la regione con più possibilità è la Sardegna (30), seguita da Lombardia (12), Abruzzo (10), Toscana e Lazio (entrambe 7). A quota 5 si attestano Puglia, Emilia Romagna, Calabria e Piemonte, mentre con 3 ciascuna Valle d’Aosta e Sicilia. Infine chiudono la lista, Marche, Campania e Veneto con 2 e Liguria ed Umbria con una ciascuna.
L’obiettivo, oltre alla valorizzazione degli immobili è quello di stimolare il tessuto economico del territorio e quindi i progetti che trovano maggiore consenso quelli ricettivi e di ristorazione o centri informativi e didattici o ancora, strutture per la ricarica di veicoli elettrici.
Cos’è previsto dal bando
Nella trasformazione degli immobili sono previsti dal bando; oltre alla conservazione dei manufatti originari e il loro miglior inserimento nel paesaggio sia da un punto di vista ambientale che percettivo; anche l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica, e colori coerenti con i caratteri paesaggistici del luogo, garantendo il permanere del colore rosso pompeiano codificato dal MiBACT con il RAL 3001, della targa con l’indicazione della Strada Statale e della chilometrica e dello stemma identificativo di Anas.