“TikTok: può essere uno strumento educativo?” è il titolo del tutorial WeCa in onda dalla mattina di mercoledì 7 aprile.
Il tutorial si può seguire sul sito WeCa (link), su Youtube e sulla pagina Facebook (link).
Il tutorial, introdotto dal presidente WeCa Fabio Bolzetta, scritto e condotto da Alessandra Carenzio, si addentra nelle logiche di TikTok. Parliamo di un social network di origine cinese lanciato nel settembre 2016, inizialmente col nome musical.ly. Oggi è popolarissimo tra i più giovani, esaltato da alcuni e additato come pericoloso da altri. Nel tutorial ci si interroga se TikTok possa essere, nonostante le controversie dei casi di cronaca, utilizzato come un possibile strumento educativo.
«Se usato con competenza, rispetto e creatività – spiega il tutorial – TikTok accoglie una mente curiosa che desidera comprendere, analizzare, condividere, interrogarsi, creare, progettare, e rilanciare contenuti ben fatti». Tra gli hashtag popolari, infatti, non manca #imparacontiktok.
I tutorial WeCa sono una proposta dell’Associazione WebCattolici Italiani, in sinergia con l’Ufficio nazionale per le Comunicazioni Sociali della Cei, ma anche con il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica di Milano. Oltre alla diffusione tramite i social network e sul sito www.weca.it, i tutorial vengono trasmessi sulle televisioni del circuito CoralloSat. Ma sono anche in podcast su Spotify, sulla skill WeCa e sui dispositivi Alexa.
La novità principale di questa terza stagione dei Tutorial WeCa è la collaborazione con la Pontificia Academia Mariana Internationalis (PAMI).
Alcune informazioni su Tik Tok
Gli utenti possono caricare video della durata di massimo 60 secondi e aggiungere canzoni, suoni o voci da doppiare. L’applicazione permette agli utenti di accelerare, rallentare o modificare mediante un filtro il suono o la musica di sottofondo. Il suono è selezionabile all’interno di una vasta gamma di generi musicali. Tramite un’opzione dedicata, è possibile registrare audio e video della propria reazione mentre la clip viene visualizzata sullo smartphone, mentre l’opzione “duo” permette di condividere le videoripresa di due terminali mobili in un unico video. Tale funzionalità è utilizzata ad esempio fra due persone vicine per filmarsi l’una col cellulare dell’altra. TikTok utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare gli interessi e le preferenze manifestate dagli utenti dell’applicazione, in modo tale da poter personalizzare singolarmente i contenuti ad essi proposti.