L’indice Rt nell’arco di tre settimane è passato da 1,02 a 1,54, il più alto d’Italia. La Sardegna, che nello scorso mese fu l’unica regione ad aver sperimentato la zona bianca, ritorna ora in zona rossa.
La Cabina di regia ieri ha analizzato l’andamento della pandemia nella settimana dal 2 all’8 aprile: 1.792 i casi registrati nei sette giorni, con una stima dell’indice Rt puntuale di 1,54 (un intervallo che va da 1,43 a 1,64).
La Sardegna, in precedenza, aveva addirittura avuto l’indice più basso d’Italia. Ora, classificazione arrivata è “Moderata ad alta probabilità di progressione”. In sette giorni sono stati effettuati 36.984 tamponi e riscontrati 2.081 nuovi casi; effettuati 2.295 test ogni 100mila abitanti in sette giorni con un’incidenza di 129 sempre ogni 100mila abitanti nell’arco della settimana. La percentuale di positività è quindi del 5,6.
“Da lunedì 12 ci sarà questo passaggio, me lo ha comunicato il ministro della Salute Roberto Speranza”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu. L’ordinanza, firmata in serata, resta in vigore per almeno 15 giorni.
Le regole
In zona rossa resta il coprifuoco dalle 22 alle 5; in quelle ore si può uscire, con autocertificazione, solo per lavoro, salute e necessità. Spostamenti consentiti solo per quei tre motivi (ovviamente resta consentito il rientro nelle proprie abitazioni, comprese le seconde case). Vietati gli spostamenti verso altre abitazioni.
Chiusi parrucchieri e barbieri, bar e ristoranti continuano a lavorare solo con asporto fino alle 22 (bar fino alle 18) e le consegne a domicilio. E restano chiusi anche molti negozi al dettaglio (i centri commerciali solo nel fine settimana).
Le passeggiate (anche quelle con il proprio animale domestico) si possono fare nelle vicinanze della propria abitazione mentre l’attività sportiva è consentita all’interno del comune (in forma individuale e all’aperto, no agli sport di contatto).
Quanto alle scuole, le lezioni in presenza sono consentite dalla scuola dell’infanzia e sino alla prima media. Da lunedì i ragazzi di seconda e terza media e tutti quelli delle superiori potranno seguire le lezioni solo a distanza.