Parata di stelle al Teatro Lirico, concerto in tv e anche in streaming. Grande serata all’insegna della musica per una platea virtuale.
Il Teatro Lirico di Cagliari
Grande pathos e sublime intesa per una serata all’insegna della grande musica per la platea virtuale, sulle pagine di Rachmaninov. Protagonisti, sul palco del Teatro Lirico di Cagliari; i russi Mikhail Pletnev, acclamato direttore d’orchestra, tra loro anche l’enfant prodige del pianoforte Alexander Malofeev, artisti di fama mondiale. Con la complicità dell’ottima orchestra son riusciti ad alleviare, con la malia delle note musicali; l’entrata in zona rossa della Sardegna, con un messaggio di speranza per un futuro migliore.
Il Lirico in live streaming
In diretta dal Lirico per il pubblico da casa è stato trasmesso su Videolina e in live streaming sui canali web del gruppo L’Unione Sarda un indimenticabile concerto che ha regalato emozioni e bellezza, pur nella modalità tv e web a causa delle norme per il contenimento del Covid. Una serata che ha segnato il ritorno a Cagliari – e l’esordio sul podio per il Lirico – del carismatico Pletnev e il debutto di Alexander Malofeev, solista di fama internazionale. Un gran successo rimarcato dai commenti sui social.
Il direttore Pletnev
Con il suo grande talento musicale il direttore Pletnev, tra i maggiori esponenti viventi della scuola russa, ha offerto una sua lettura di Rachmaninov profonda e ricca di particolari, creando un amalgama unico nelle diverse sezioni dell’orchestra, sia nel poema sinfonico L’isola dei morti, ispirato all’omonimo quadro di Arnold Böcklin, che nella conduzione del capolavoro del compositore russo, il concerto numero due per piano e orchestra, interpretato magistralmente dal suo connazionale Malofeev, giovane d’età ma maturo per carattere musicale e notevoli capacità tecniche e interpretative.
L’incanto della musica
Le telecamere hanno colto l’incanto delle mani, eleganti, leggerissime e veloci sulla tastiera, per restituire tutto il fascino delle melodie del grande compositore. A tributare al direttore e al solista una “ovazione” battuta a tempo con i piedi sul palco e con gli archetti sui leggii ci ha pensato un’Orchestra coinvolta e partecipe. Domenica 11, alle 18, si replica per un’ altra serata di magia con un rammarico, quello di non poterla godere in sala, con il calore del pubblico, i lunghissimi applausi, la richiesta di un bis, il teatro che a fine sera si svuota ma con l’anima colma di bellezza.