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Nuoro: Riapertura dell’hospice grazie allo sblocco della graduatoria

Grazie alla dottoressa Gesuina Cherchi e alla deputata Mara Lapia, è stata trovata una soluzione per la riapertura dell’hospice di Nuoro. “Sarebbe un’ottima notizia per le persone affette da malattie incurabili e le loro famiglie”.

L’hospice dell’ospedale Zonchello di Nuoro, è un servizio essenziale di sostegno per i pazienti terminali e per le loro famiglie. Esso ospita 10 posti letto, ed è chiuso da qualche giorno a causa della carenza di personale.

Ho appreso che la commissaria straordinaria della Assl di Nuoro, la dottoressa Gesuina Cherchi, avrebbe trovato la soluzione per la riapertura dell’hospice. Cioè grazie allo sblocco della graduatoria dell’Aou di Sassari. Se così fosse, dopo le mie innumerevoli e sinora inascoltate denunce, sarebbe davvero un’ottima notizia per il territorio. Quindi per le persone affette da malattie incurabili e le loro famiglie. Questo, a patto che le assunzioni dei due pneumologi destinati al servizio di Cure palliative siano definitive e non a tempo determinato”. Questa è la dichiarazione della parlamentare e componente della Commissione affari sociali e sanità della Camera dei deputati, Mara Lapia.

La scorsa settimana Lapia aveva affermato: “Ho acquisito personalmente la disponibilità di due dottoresse. Due specialiste disposte a lavorare all’hospice di Nuoro che ha sospeso i ricoveri perché mancano i medici. Ora tocca all’Ats-Assl fare i passi necessari per la loro assunzione che dovrà essere a tempo indeterminato”. In questo modo ci fa intravedere una soluzione concreta al caso del servizio di Cure palliative diretto dal dottor Salvatore Salis.

Infatti, in diverse occasioni Lapia ha denunciato le carenze d’organico dell’Unità operativa guidata dal dottor Salis. Ciò è accaduto, ad esempio, in aula a Montecitorio. Ma anche nei confronti pubblici alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, e al commissario Ats, Massimo Temussi.

Rimane il grande rammarico – sottolinea ancora la deputata Lapia – per le troppe giornate di interruzione nell’assistenza ai pazienti in fine vita. Con un intervento tempestivo, si sarebbero potute evitare inutili sofferenze a tante persone. Io continuerò a vigilare – conclude – affinché quanto annunciato dalla commissaria Cherchi si traduca in realtà”.

About Ilaria Atzei

Mi chiamo Ilaria e frequento l'ultimo anno della triennale di Beni Culturali e Spettacolo dell'Università di Cagliari.

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