L’Istat ha reso noti oggi i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti. In base a questi l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.
Secondo le statistiche Istat, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care c’è Bolzano. Con un’inflazione pari a +1,5%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia media, a 477 euro. Al secondo posto Reggio Emilia e Modena dove il rialzo dei prezzi dell’1,2% determina un aumento annuo di spesa pari a 321 euro per entrambe. Segue Trento, dove il +1,3% comporta una spesa supplementare, per una famiglia tipo, pari a 303 euro.
Cagliari si colloca al 2° posto per inflazione, pari a +1,3%, seconda solo a Bolzano con +1,5% e al sesto posto in termini di aumento del costo della vita. Vede quindi un rialzo su base annua, per una famiglia media, pari a 281 euro.
“E’ grave che nonostante la crisi economica, Cagliari abbia un’inflazione così elevata. Questa impoverisce ulteriormente le famiglie in momento di già grave difficoltà” afferma Monica Satolli, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori della Sardegna.
In testa alla classifica delle regioni più costose con un’inflazione a +1,4%, il Trentino Alto Adige che registra a famiglia, un rialzo medio pari a 379 euro su base annua. Segue la Basilicata, dove l’incremento dei prezzi pari all’1,3 implica un incremento del costo della vita pari a 259 euro, terza la Toscana (+1%), con un rincaro annuo, per la famiglia tipo, di 257 euro.