Il gruppo Mapei, uno tra i maggiori produttori di prodotti chimici per l’edilizia, vede nello sviluppo sostenibile la chiave per la ripresa del paese post Covid. Salto epocale tecnologico e culturale offerto dagli obiettivi del Green Deal.
L’Europa sembra sulla buona strada per imboccare una volta per tutte la strada della sostenibilità ambientale. Il piano d’azione proposto dal Green Deal europeo e i finanziamenti come Ecobonus e Super Ecobonus ne vogliono essere la dimostrazione. Il gruppo Mapei, azienda italiana leader nel settore dell’edilizia, vuole abbracciare la strada green, e vede nello sviluppo sostenibile la chiave per la ripresa dalla crisi post Covid. Si tratta di promuovere un’edilizia sempre più attenta all’ambiente e alla salute. Pavimentazioni stradali orientate all’economia circolare e calcestruzzo più sostenibile sono solo due delle sfide “green” che l’azienda si propone di affrontare.
Come già accennato sopra, gli incentivi fiscali come l’Ecobonus e il Super Ecobonus promuoveranno interventi di coibentazioni e l’efficientamento energetico degli edifici. Inoltre, il Bonus ristrutturazione e il Sisma bonus permetteranno la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo dell’importante e unico patrimonio edilizio italiano. Finanziamenti di questo genere sono certamente una leva importante per smuovere il paese verso uno sviluppo più sostenibile.
Le strategie green di Mapei
Marco Squinzi, amministratore delegato Mapei, afferma: “Attraverso la ricerca e l’innovazione vogliamo contribuire a un’edilizia sempre più attenta all’ambiente e alla salute degli utilizzatori“. Spiega che allungare il ciclo di vita degli edifici esistenti sia la strategia vincente per consumare meno risorse e produrre meno rifiuti in discarica. Mapei, infatti, realizza e utilizza prodotti che permettono di aumentare la durabilità dell’edificio e l’efficienza energetica, consumando quindi meno risorse.
Per quanto riguarda le pavimentazioni stradali, Mapei sta lavorando sul recupero del fresato d’asfalto. Squinzi spiega che gli Acf (Additivi Chimici Funzionali) da loro utilizzati permettono di riutilizzarne più del 50% all’interno dei nuovi strati di conglomerato bituminoso. Questa innovativa soluzione ha portato Mapei ad essere premiata come Best Performer dell’Economia Circolare 2020. Oltre a ciò, permetterà di diminuire il materiale portato in discarica e il consumo di nuove risorse vergini.
A proposito invece del calcestruzzo sostenibile, Mapei ha sviluppato l’innovativa tecnologia Re-Con Zero. Con questa tecnica, il calcestruzzo reso, cioè di ritorno dai cantieri, viene trasformato in un nuovo aggregato riutilizzabile. Non c’è da stupirsi, dunque, se con questa tecnologia Mapei si è aggiudicata il Premio Economia Circolare 2019.
Mapei sceglie di utilizzare materie prime a basso impatto ambientale o materie prime seconde, riducendo al minimo l’utilizzo di sostanze pericolose. L’obiettivo è quello di salvaguardare non solo l’ambiente, ma anche gli operatori. Le scelte di sostenibilità “vengono poi misurate nel ciclo di vita completo del prodotto, con la metodologia Lca (Life Cycle Assessment) e dichiarate attraverso le dichiarazioni ambientali di prodotto (Epd)“, spiega Squinzi.
La coerenza con il Green Deal europeo
La filosofia di produzione sostenibile adottata da Mapei si sposa perfettamente con il Green Deal europeo, che propone una tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’Unione Europea. Gli obiettivi principali del Green Deal sono ridurre a zero le emissioni nette di gas serra entro il 2050 e dissociare la crescita economica dall’uso delle risorse. Tutto questo deve avvenire nel rispetto di ogni luogo e di ogni persona.