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Teatro Lirico Cagliari: successo di Matteo Beltrami con il Requiem di Cherubini

Le note del Requiem di Cherubini hanno risuonato sabato sera al Teatro Lirico di Cagliari. Matteo Beltrami ha debuttato a Cagliari dirigendo magistralmente il Coro e l’Orchestra del Lirico.

Sabato sera, al Teatro Lirico, Matteo Beltrami ha debuttato a Cagliari dirigendo il Coro e l’Orchestra sulle note del Requiem di Cherubini. Il concerto è stato trasmesso su Videolina e sui canali web del Gruppo L’Unione Sarda. Il pubblico, infatti, non poteva essere presente a causa delle misure di contenimento anticovid. Matteo Beltrami ha affrontato per la prima volta il Requiem di Cherubini, distinguendosi con uno stile nitido e caratterizzato da un notevole dinamismo, sottolineando gli accenti di una partitura raffinata e avvincente.

Il Requiem

Il Requiem di Cherubini si presenta come una composizione sobria per esprimere il compianto per i defunti. Racconta, in una forma intimista, il viaggio delle anime nell’aldilà. Hector Berlioz, compositore francese del periodo romantico, in occasione della morte del maestro italiano disse: “Nessun’altra opera di questo grande maestro può sostenere il paragone con questa, per l’abbondanza delle idee, la vastità delle forme, la sublimità dello stile“.

Beethoven sosteneva che Cherubini fosse, fra tutti i compositori viventi suoi contemporanei, quello degno di maggior stima. Era completamente d’accordo sulla sua concezione del Requiem, e affermava che, se un giorno avesse dovuto scriverne uno, avrebbe necessariamente dovuto tenerlo in considerazione.

Il commento di Beltrami

Il maestro Betrami considera il Requiem in do minore di Cherubini un vero capolavoro. Spiega che il testo musicale porta con sè delle raffinatezze che sono molto avanti per il suo tempo, sono anzi tipiche di fine Ottocento. Beltrami definisce questo Requiem elegante e raffinato, ma oltre a ciò sostiene che si tratti di una vera e propria colonna sonora. Infatti, chi conosce a fondo il testo del Requiem, ritroverà nelle parole in latino e nell’orchestra la stessa intensione. Ad esempio, l’inizio del Dies Irae, che di solito è in altri requiem una delle parti più d’effetto, qui assume altri toni. Le prime parole del Dies Irae, nel Requiem di Cherubini, sono infatti pregne della paura e del terrore delle anime di fronte al giudizio di Dio.

About Giulia Demuru

Studentessa presso l'Università di Cagliari - Filosofia e teorie della comunicazione

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