“Spazio Italiano – 60 anni alla scoperta dell’Universo”. Questo il titolo del nuovo lavoro di Marco Spagnoli, film-documentario dove saranno presenti numerose location della Sardegna.
Marco Spagnoli torna a raccontare il contributo dell’Italia alla grande epopea dell’esplorazione dello Spazio, e il suo futuro. Lo fa dopo l’avventura di ‘Luna Italiana’. Quest’ultimo si tratta del documentario che nel cinquantenario dell’allunaggio raccontava la magnifica vicenda dell’italoamericano Rocco Petrone in una delle più grandi imprese umane. Il film è stato premiato come Miglior documentario al Tsiolkovsky Space Fest, uno dei più importanti festival mondiali del settore. L’ultimo lavoro si intitolerà invece “Spazio Italiano“.
Anche la Sardegna presente in “Spazio Italiano”
Spazio Italiano – 60 anni alla scoperta dell’Universo: dal San Marco alla Space Economy. Il nuovo film documentario diretto da Spagnoli e scritto con Francesco Rea, racconta una storia lunga, avventurosa, ricca di protagonisti, e soprattutto decisiva più di quanto non sia noto.
Il film si avvale della narrazione di due inediti appassionati come Ficarra & Picone. E’ Prodotto dall’Istituto Luce-Cinecittà con il Patrocinio di Agenzia Spaziale Italiana, MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Roma Capitale e con il sostegno di Thales Alenia Space, CIRA, Altec, Sardegna Film Commission, Lucana Film Commission, Aeronautica Militare Italiana,
Anche la Sardegna è stata coinvolta nelle riprese del documentario. Vi è il racconto di luoghi straordinari come il Sardinia Radio Telescope di San Basilio e l’Osservatorio Astronomico di Cagliari. Questo grazie al sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Autonoma della Sardegna. Quest’ultima sta infatti assistendo la produzione per gli aspetti logistici e le relazioni sul territorio. Le altre location coinvolte sono: la miniera Sos Enattos diLula, la grotta Sa Oche e Su Bentu e la valle di Lanaittu aOliena, il complesso nuragico Sa Sedda e Sos Carros di Oliena, le tombe dei giganti Madau a Fonni. L’uscita del documentario è prevista per l’estate 2021.
Le dichiarazioni dell’Assessore Biancareddu
«L’esperienza aereo-spaziale italiana è ancora tutta da raccontare ed è certamente fonte di ispirazione per le più giovani generazioni – conferma l’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu – Siamo felici che la Sardegna ritrovi la giusta centralità nella memoria sociale italiana come terra di ricerca, di scoperta e di talenti. L’investimento sul Cinema che la Regione Sardegna conferma di anno in anno, ritenendolo essenziale strumento di promozione culturale, conoscenza storica e divulgazione scientifica prova ancora una volta la sua validità. Siamo fiduciosi che ulteriori frutti dal documentario arriveranno presto, non solo dalla promozione nei principali festival internazionali ma anche dalla diffusone in tutte le scuole dell’isola».
È un detto universale che in ogni parte del mondo ci sia uno spicchio d’Italia. Questo, vale anche fuori dal nostro pianeta…
Sinossi
È il 15 gennaio 1964, a bordo di uno Scout 4 dalla base statunitense di Wallaps Island in Virginia ha inizio l’avventura italiana nello spazio. Su quel vettore c’è infatti il primo satellite San Marco, nella sala di controllo a gestire le intere fasi del lancio c’è il team italiano che ha dato vita alla missione. L’Italia diviene così il terzo paese al mondo a mettere in orbita in piena autonomia un satellite, dopo USA e URSS.
Lo spazio italiano viene dunque da lontano, ma soprattutto guarda lontano. Alla Luna e a Marte, ma anche allo spazio commerciale in orbita bassa, mettendo a frutto decenni di ricerca e sviluppo che hanno fatto del nostro paese uno dei pochi al mondo a possedere le capacità dell’intera filiera spaziale, dal vettore al satellite o struttura spaziale da mettere in orbita, sonda da inviare nello spazio profondo.
Un’avventura italiana fatta di genio e intuizione, umanità e passione. Un’avventura da vedere e da vivere.