Venerdì dalle 10 alle 13 si svolgerà su zoom l’incontro di formazione “Alimentare la Salute”. L’evento è organizzato dalla Caritas diocesana in collaborazione con l’Impresa sociale Lavoro Insieme.
Saranno diverse le tematiche affrontate nel prossimo seminario organizzato dalla Caritas Diocesana. L’associazione di beneficenza, ha infatti programmato un incontro su zoom per discutere argomenti attuali ed estremamente importanti. L’incontro si terrà venerdì dalle 10 alle 13, mentre la diretta streaming sarà disponibile sul canale YouTube della Caritas. Il titolo dell’evento, “Alimentare la salute“, suggerisce già la chiave di lettura che svilupperà e condurrà le varie argomentazioni. Verrà infatti ampliata la visione riguardo al “cibo“, analizzando l’influenza sociale che questa comune pratica ha sulla società. Sarà infatti un momento di riflessione per parlare di impatto ambientale, educazione alimentare, salvaguardia del territorio e contrasto dello spopolamento.
“Alimentare la salute”: l’importanza di una visione aperta
Il cibo non è mai solamente cibo. La pratica del mangiare, per quanto possa sembrarci comune, cela invece numerosissime influenze esterne. Quando si consuma un pasto stiamo infatti solamente concludendo quello che è un percorso che riguarda numerose pratiche sociali. Gli alimenti vengono prodotti, venduti, lavorati, trasformati. Una filiera enorme viene coinvolta anche per il consumo di una semplice mela. Ecco perchè è importante non sottovalutare nessuno di questi aspetti. Noi siamo parte di un delicato ecosistema (sia naturale, sia influenzato dall’uomo) che necessita di cura e attenzione per poter esistere.
E’ fondamentale rispettare ogni singolo elemento di questa grande filiera, preservando la natura e tutelando chi in essa ci lavora. D’ora in poi, quando mangiamo qualcosa, proviamo a pensare a come il cibo sia arrivato nelle nostre mani. Pensiamo ai doni della natura, pensiamo a chi si è impegnato per far sì che noi potessimo sederci a tavola e poter consumare quell’alimento. Pensiamo a quanto siamo fortunati e che questa fortuna va rispettata.
Impatto ambientale
Come già detto, il cibo deriva da una grande filiera di produzione. Questo prevede uno stretto rapporto tra l’uomo e la natura. Se in passato questa relazione era nettamente più semplificata, ora l’uomo si interfaccia con la natura in maniera totalmente differente. Lo sviluppo industriale è sicuramente la prima causa di questo cambiamento. Una società che si è evoluta ed ha moltiplicato il suo fabbisogno di materie prime. Un’esasperazione che ha trovato come arma principale le nuove tecnologie industriali. Da più di 200 anni, infatti, il rapporto dell’uomo con la natura è strettamente dipendente da tutti i nuovi macchinari inventati. Agricoltura, allevamento, pesca… tutte pratiche “tradizionali” che esistono da millenni. In soli due secoli l’uomo è riuscito ad estremizzare queste pratiche, rendendole dannose per l’ambiente circostante.
Siamo infatti arrivati ad un punto dove è necessario porsi dei limiti, rivedere i propri piani e fare qualcosa per evitare che la natura venga definitivamente oppressa. L’uomo, essendo esso stesso parte della natura, sarebbe vittima delle sue stesse politiche distruttive. In altri termini, un suicidio. E’ dunque fondamentale rivedere le numerose pratiche industriali presenti nella filiera agroalimentare. E’ necessario lo sviluppo di una mentalità improntata al futuro, dove il rispetto per l’ambiente viene al primo posto. Dobbiamo impegnarci per rispettare la natura che ci circonda. Senza di esso, non esisterebbe più il cibo e, di conseguenza, neanche l’uomo.
Educazione alimentare
Il rispetto per la natura passa anche attraverso un rispetto di ciò che abbiamo a disposizione. Minimizzare gli sprechi, prendendo coscienza dell’importanza di ogni singolo alimento in nostro possesso, permetterebbe di sviluppare una mentalità ecosostenibile. E’ fondamentale istruire i ragazzi al rispetto di ogni alimento. Una mela, ad esempio, non è un alimento banale che diamo per scontato in quanto è sempre presente nelle nostre case. Bisogna istruire i ragazzi presentando la mela come un frutto della terra, come un qualcosa di speciale e particolare, come un elemento fondamentale per la nostra esistenza.
Un lavoro importante andrebbe inoltre svolto nella sensibilizzazione ad una dieta sana ed equilibrata. Un’alimentazione sbagliata può infatti condurre a numerosissime patologie differenti. E’ importante spiegare ai giovani l’importanza della prevenzione e il fondamentale ruolo che il cibo gioca in essa. Troppe persone soffrono di disturbi alimentari, troppe persone sono vittime di malattie o disturbi che con una corretta alimentazione potrebbero essere evitati. La coscienza, la conoscenza, la consapevolezza. Tutti dovremmo possedere queste caratteristiche per sviluppare una mentalità improntata al rispetto dell’alimento e, soprattutto, di noi stessi.
Salvaguardia del territorio e contrasto dello spopolamento
Come ormai è ben chiaro, il rapporto tra cibo, società e natura è strettissimo e imprescindibile. Lo sviluppo di un’adeguata e corretta filiera alimentare non permette solamente di rispettare la natura, ma consenti infatti di garantire numerosi posti di lavoro. Un eccessivo popolamento (con conseguente esasperazione dei consumi) potrebbe arrecare danni all’ecosistema che ci circonda. Allo stesso modo, un abbandono dell’area potrebbe dar vita a numerosi altri problemi. Se la natura si riprende i suoi spazi, l’uomo soffre invece questa condizione. La chiave di tutto ciò sta in un semplice concetto: l’equilibrio. Ponderare le scelte, risparmiare, ottimizzare.
Sono numerose le pratiche che l’uomo deve mettere in atto per equilibrare il suo rapporto con l’ambiente circostante e lavorare in maniera corretta. Molte scelte sbagliate dell’uomo hanno condotto all’abbandono di determinate aree, determinando un disastro occupazionale, con tantissime persone che hanno visto sgretolarsi il proprio posto di lavoro. Questo non deve più succedere, bisogna lavorare per trarre vita dalla natura, non morte (sia per essa, che per l’uomo). Ogni territorio deve puntare sui propri punti di forza. Deve valorizzare e rispettare i prodotti, deve garantire il lavoro all’uomo che rispetta la natura e la sua stessa condizione di lavoratore. Alimentare la salute con equilibrio, nel rispetto di tutto, per il rispetto di tutti.