Festa della liberazione d’Italia: storia e significato del giorno in cui si ricorda e festeggia la liberazione dal nazifascismo e la Resistenza
La festa della Liberazione
La Festa della Liberazione in Italia si festeggia ogni anno il 25 aprile. In questa giornata dall’anno 1946 si ricorda la liberazione d’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista del paese. La Festa del 25 aprile è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, una festività dedicata anche al valore dei partigiani di ogni fronte che, a partire dal 1943, contribuirono alla liberazione dell’Italia.
In Italia
In Italia le formazioni partigiane si costituirono infatti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943; per iniziativa di antifascisti e di militari del dissolto regio esercito. Inizialmente composta da poche migliaia di uomini, la Resistenza assunse consistenza grazie alla vasta partecipazione di operai; contadini e dei giovani renitenti alla leva della Repubblica di Salò che portarono nell’esercito partigiano circa 300.000 persone. Le bande partigiane diedero vita alla resistenza armata in particolare contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista ed è per questo che fu nel contempo una guerra di liberazione contro lo straniero e una guerra civile.
25 aprile, liberazione d’Italia: riassunto
Le formazioni partigiane operavano di preferenza lontano dai centri abitati per sfruttare i vantaggi offerti dalla natura montagnosa del paese, lanciando attacchi improvvisi a reparti nemici o a strutture di interesse militare.
Le rappresaglie tedesche furono feroci: lo testimoniano i 335 civili massacrati a Roma nelle Fosse Ardeatine e la strage di Marzabotto, nei pressi di Bologna, dove si contarono 1830 vittime.
Altre forme di resistenza
Rivestirono grande importanza anche altre forme di resistenza. Nel marzo del 1944 un grande sciopero generale – l’unico nell’Europa occupata dai nazisti – bloccò la produzione del triangolo industriale. Foibe, il giorno del ricordo. Immagini e storia
Liberazione e fine della guerra
Nella primavera del 1945 le truppe anglo americane sfondarono la linea Gotica che si sviluppava da La Spezia fino a Rimini lungo l’Appennino dilagando nella Pianura Padana.
Il 25 aprile la resistenza italiana, che poteva ormai contare più di 200.000 uomini, scatenò l’insurrezione nazionale contro i tedeschi. Mussolini tentò la fuga in Svizzera unendosi a una colonna tedesca ma riconosciuto e catturato dai partigiani fu giustiziato il 28 aprile nel villaggio di Dongo assieme alla compagna Claretta Petacci e ad altri gerarchi. I loro corpi, appesi per i piedi, furono esposti in Piazzale Loreto a Milano.