Passaggi D'Autore 2024
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Messaggio del comitato per Sa die de sa Sardigna

Come l’anno scorso celebreremo la festa del Popolo sardo, “Sa Die de sa Sardigna 2021” chiusi nelle nostre case.

Il comitato

Il Comitato, nell’augurare ai Sardi ogni soddisfazione e benessere, propone di diffondere nei propri siti (fb, instagramm, twitter, telegram, tictoc etc) l’allegato “MESSAGGIO PER SA DIE 2021”, che abbiamo reso disponibile in italiano, sardo-campidanese e in sardo-logudorese, e di esporre la bandiera sarda nelle proprie case.
L’insurrezione cagliaritana del 28 aprile 1794 – ancora oggi viva nella memoria collettiva – sta alla base di “Sa Die de sa Sardigna”, la Giornata del Popolo Sardo che si celebra tutti gli anni, proprio il 28 aprile, e che anche il Comitato celebra nell’Aula del presente Parlamento sardo.

La pandemia

Il tempo che stiamo vivendo ha impedito la partecipazione popolare alla Pasqua, alla festa del centenario della nascita del partito sardo (17 aprile) e alla festa della liberazione dal nazifascismo (25 aprile). Il 28 aprile, ricorre Sa Die de sa Sardigna, la festa che la Regione Autonoma della Sardegna ha dedicato al passato e al presente di questo popolo. Pochi giorni dopo, il 1 Maggio, è la Festa dei lavoratori in tutto il mondo e in Sardegna, non solo a Cagliari, di sant’Efisio. Il popolo è invitato al rispetto di regole di prudenza che comportano la distanza reciproca e la rinuncia allo spazio pubblico. Più di mille e trecento sardi sono stati finora vittime della malattia, e troppi sono stati travolti dalla seconda ondata della pandemia.

Gli ultimi giorni difficili

Sembra ripetersi il tragico destino delle migliaia di giovani che persero la vita nell’insensata catastrofe della Prima Guerra Mondiale. Allora quel “mare de dolore” provocò la reazione che spinse tanti giovani ad organizzarsi perché non si ripetesse quella carneficina, e perché quel sangue versato divenisse lievito di resurrezione di un popolo misero e calpestato. La Sardegna si avvia ad affrontare forse alcuni tra i giorni più difficili, prima che la pandemia sia debellata. E’ il momento in cui occorre il massimo sforzo individuale nel rispetto di sé e degli altri, la massima efficacia ed efficienza nell’attività delle strutture pubbliche. I Sardi sono stati sempre capaci di affrontare i problemi con la serietà, la laboriosità, la generosità che li contraddistingue. Oggi c’è bisogno più che mai delle virtù del nostro popolo.

Le risorse umane e naturali

La Sardegna è ricca di grandi risorse umane e naturali. La nostra terra è arrivata integra sino alle soglie della contemporaneità, il progresso ha consentito di sconfiggere, con l’aiuto di popoli amici, mali secolari come la malaria. Preservare l’ambiente naturale e la terra dall’inquinamento e dalla contaminazione radioattiva di scorie nucleari e depositi di rifiuti di ogni genere è compito primario della generazione attuale di Sardi.

Il popolo

Il popolo sardo deve ritrovare uno spirito unitario e solidale, per superare le difficoltà attuali e intraprendere con fiducia un cammino di ripresa e sviluppo economico per conquistare migliori condizioni di vita. Come la bandiera con i Quattro Mori, prima bandiera del Regno di Sardegna, in seguito bandiera di partito, è diventata la bandiera di tutti i Sardi, così auspichiamo che tutti i Sardi si riconoscano parte di un unico popolo e, soprattutto in questa occasione, insieme ricordino e cantino il proprio inno nazionale, “Procurade ‘e moderare, barones sa tirannia …”.

About Maria Francesca Canu

Mi chiamo Maria Francesca Canu, ho vent'anni e frequento il terzo anno del corso di scienze della comunicazione a Cagliari Sono nata Nuoro, ma vivo a Cagliari, una città che amo. Mi piace leggere e adoro le materie umanistiche, amo viaggiare. Nel tempo libero mi dedico all'equitazione, una passione nata fin da piccola. Il mio moto è "tu sei il tuo unico limite"

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