La 93esima edizione degli Academy Awards si chiude con le consuete chiacchiere e sorprese. Il film più premiato è Nomadland, che si porta a casa le statuette per Miglior Film, Miglior Regia e Miglior attrice.
E’ ‘Nomadland’ il film che ha ricevuto il maggior numero di Oscar alla 93esima edizione degli Academy Awards: miglior film, miglior regia (Chloé Zhao, seconda donna a ottenere la statuetta dopo Kathryn Bigelow e prima donna asiatica) e miglior attrice (Frances McDormand, che porta a casa il terzo alloro come protagonista: meglio di lei solo Katharine Hepburn).
Anthony Hopkins a 83 anni ha vinto il suo secondo Oscar come miglior attore per ‘The Father’ (film che ha ricevuto anche il riconoscimento per la sceneggiatura non originale), battendo il compianto Chadwick Boseman, protagonista di ‘Ma’ Rainey’s Black Bottom’ (che ha vinto i premi per i costumi e il trucco). Hopkins, che aveva vinto la prima statuetta nel 1992 per ‘Il silenzio degli innocenti’, non era alla Union Station di Los Angeles per ritirare il premio e ha inviato un breve video di ringraziamento sui social. Due premi anche a ‘Mank’ (fotografia e scenografia), ‘Soul’ (film d’animazione e colonna sonora) e ‘Sound of Metal’ (montaggio e sonoro). Emerald Fennell, candidata come regista, ha vinto l’Oscar per la sceneggiatura originale per ‘Una donna promettente’.
Delusione per l’Italia: niente da fare per Laura Pausini, interprete e co-autrice con Dianne Warren di ‘Io sì (Seen)’ della canzone originale di ‘La vita davanti a sé’ (di Edoardo Ponti con Sophia Loren) e per i candidati di ‘Pinocchio’ di Matteo Garrone (il costumista Massimo Cantini Parrini e i truccatori Mark Coulier, Dalia Colli e Francesco Pegoretti).
Di seguito tutti i premi:
- Miglior film a ‘Nomadland’ di Chloé Zhao.
- Miglior regia a Chloé Zhao per ‘Nomadland’.
- Miglior attore a Anthony Hopkins per ‘The Father’.
- Miglior attrice a Frances McDormand per ‘Nomadland’.
- Miglior attore non protagonista a Daniel Kaluuya per ‘Judas and the Black Messiah’.
- Miglior attrice non protagonista a Yoon Yeo-jeong per ‘Minari’.
- Miglior film internazionale a ‘Un altro giro’ (Danimarca).
- Miglior film d’animazione a ‘Soul’
- Miglior sceneggiatura originale a Emerald Fennell per ‘Una donna promettente’.
- Miglior sceneggiatura non originale a Christopher Hampton e Florian Zeller per ‘The Father’.
- Miglior fotografia a Erik Messerschmidt per ‘Mank’.
- Miglior montaggio a Mikkel E. G. Nielsen per ‘Sound of Metal’.
- Miglior suono a Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh per ‘Sound of Metal’.
- Miglior scenografia a Donald Graham Burt e Jan Pascale per ‘Mank’.
- Migliori costumi a Ann Roth per ‘Ma Rainey’s Black Bottom’.
- Miglior trucco a Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson per ‘Ma Rainey’s Black Bottom’.
- Migliori effetti speciali a Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher per Tenet.
- Miglior colonna sonora a Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste per ‘Soul’.
- Miglior canzone originale a ‘Fight For You’ (musiche di H.E.R. e Dernst Emile II, testo di H.E.R. e Tiara Thomas) per ‘Judas and the Black Messiah’.
- Miglior documentario a ‘Il mio amico in fondo al mare’ di Pippa Ehrlich e James Reed.
- Miglior cortometraggio a ‘Due estranei’ di Travon Free e Martin Desmond Roe.
- Miglior cortometraggio d’animazione a ‘Se succede qualcosa, vi voglio bene’ di Michael Govier e Will McCormack.
- Miglior cortometraggio di documentario a ‘Colette’ di Anthony Giacchino; Premio umanitario ‘Jean Hersholt’ a Tyler Perry di Motion Picture & Television Fund.
Lunga vita agli Oscar
Queste dunque le statuette assegnate la scorsa notte. Gli Oscar hanno inoltre simboleggiato un momento di rinascita dopo i delicati mesi della pandemia. La serata ha manifestato infatti come il Cinema può e deve essere parte di un processo di ricrescita sociale. La storia, infatti, ci ha sempre insegnato come il Cinema si evolve e sia strettamente legato ad essa.