Il 28 aprile la band isolana si esibirà a Cagliari nell’aula del Consiglio Regionale con “Procurade ‘e moderade”, “No potho reposare” “Innos”
La festa dell’isola
Mercoledì 28 aprile è il giorno in cui si celebra “Sa Die de sa Sardigna”. A celebrarla, in Consiglio regionale, ci saranno anche i Tazenda. Una ricorrenza preziosa cerchiata in rosso sul calendario. Appuntamento di valore che richiama a valori importanti e fondanti. Appuntamento che sarà celebrato a partire dalle ore 11 nell’aula del Consiglio regionale di Cagliari secondo tutte le norme e disposizioni anti Covid ma con il pathos e il coinvolgimento che merita. Diretta streaming dalle ore 11 sul sito istituzionale del Consiglio regionale.
Apertura e chiusura dei lavori
Apertura dei lavori affidata al presidente del Consiglio Michele Pais e chiusura affidata al governatore della Regione Christina Solinas. Lavori che oltre a proseguire con gli interventi di Antonello Angioni (componente del Comitato per “Sa Die de Sa Sardigna”) e dei presidenti dei Gruppi consiliari, saranno animati e impreziositi dall’esibizione dei Tazenda. Esserci è un riconoscimento importante per la band. Riconoscimento arrivato nel momento in cui l’album “Antìstasis” va a gonfie vele dopo il lancio ufficiale di qualche settimana fa. Il nuovo disco viaggia veloce, innova e conquista. In un contesto del genere per i Tazenda è un onore e piacere ancora più grande essere parte e protagonisti dell’evento
I Tazenda
Mercoledì, in occasione delle celebrazioni de “Sa Die”, i Tazenda oltre alla loro caratteristica attitudine all’interpretazione dei grandi classici della tradizione musicale sarda come “Procurade ‘e moderare” e “No potho reposare”, porteranno in dote una nuovissima produzione tutta loro (“Innos”), una delle canzoni dell’ultimo album, brano che ha chiuso lo straordinario live lanciato in diretta streaming dall’ex carcere di San Sebastiano. Un inno che ben si sposa all’occasione, che accomuna e coinvolge tutti i sardi, che contribuirà ad arricchire un momento già di per sé denso di significati sino a renderlo impattante, indimenticabile.
Gino Marielli: “Da quel giorno, da quello storico 28 aprile, la voce dei sardi ha iniziato ad essere più libera e a farsi rispettare: per questo scegliamo di offrire le nostre nude voci alla celebrazione di Sa Die de sa Sardigna. Felici di cantare alla ricorrenza più amata dal nostro popolo”.
Nicola Nite
Nicola Nite: “Ogni occasione di far musica è per noi importante. Lo ribadiamo ogni volta che è possibile, aspettando di poterlo fare davanti al grande pubblico dell’Isola. Un’occasione come Sa Die ha un valore in più, perché anche in un momento tosto come quello che stiamo vivendo la musica accomuna, dà forza. E unisce”.
Gigi Camedda: “Per noi è un onore donare mote e gioia, per quanto possibile, in una giornata che trasuda orgoglio e consapevolezza. Siamo orgogliosi di poterlo fare in una giornata così speciale per noi, per la Sardegna, per tutti i sardi”.