Secondo Kaspersky il 16% degli utenti italiani di PC usa ancora il sistema operativo Windows 7 ormai alla fine del suo ciclo di vita. Microsoft ha interrotto il supporto al software già da gennaio 2020.
Da una recente indagine di Kaspersky è emerso che il 16% degli utenti italiani di PC sta ancora utilizzando il sistema operativo Windows 7. Microsoft ne ha interrotto il supporto a gennaio 2020. Quando un sistema operativo arriva alla fine del suo ciclo di vita, non vengono più rilasciati aggiornamenti dal fornitore, comprese le correzioni di sicurezza critiche.
Nonostante il sistema operativo continui ad eseguire tutte le sue funzioni senza problemi, nel momento in cui il fornitore non offre più il suo supporto, può diventare vulnerabile agli attacchi. Quando i sistemi operativi raggiungono la fine del loro ciclo di vita, le vulnerabilità rimangono senza aggiornamenti patch. Così facendo si offrono ai cyber attaccanti un modo per ottenere l’accesso al sistema. Pertanto, per proteggere la rete aziendale, è fondamentale aggiornare il sistema operativo.
In Italia, ad utilizzare ancora Windows 7, non sono solo gli utenti privati (circa il 13%). Vi sono infatti anche le PMI (22%) e le piccolissime imprese (17%). La percentuale di aziende che utilizza ancora un sistema operativo obsoleto è sconvolgente. Soprattutto se si tiene conto del fatto che spesso, queste aziende, non dispongono di staff IT dedicato e di responsabili della cybersecurity. Questo rende ancora più importante garantire che il loro sistema operativo venga aggiornato. Al momento, le aziende possono ancora ricevere un supporto esteso a pagamento per Windows 7. Questo, però, oltre ad essere una spesa extra, è anche una opportunità momentanea.
Dai risultati dell’indagine di Kaspersky è emerso, inoltre, che in Italia solo una piccola percentuale (meno dell’1%) di persone e aziende utilizza sistemi operativi ancora più vecchi. Tra di essi Windows XP e Vista, il cui supporto è terminato rispettivamente nel 2014 e nel 2017. Nel complesso, la percentuale di utenti e aziende che sta ancora utilizzando un sistema operativo Windows senza supporto è del 20%.
La necessità di aggiornare il sistema operativo
Fortunatamente, il 52% degli utenti italiani utilizza Windows 10, l’ultima versione del sistema operativo Windows, che sembra essere anche la scelta più sicura.
“Aggiornare il sistema operativo per molti utenti può risultate una seccatura ma in realtà gli aggiornamenti hanno un’utilità che va oltre la correzione degli errori o l’attivazione di un’interfaccia più recente. La procedura, infatti, introduce correzioni per quei bug che consentono ai criminali informatici di accedere ai sistemi. Nonostante siano in tanti a credere che basti essere vigili durante la navigazione online, l’aggiornamento del sistema operativo è un elemento essenziale della sicurezza che non dovrebbe essere mai trascurato, indipendentemente dalla presenza di qualsiasi soluzione di sicurezza di terze parti.
Se il sistema operativo è obsoleto, non può più ricevere questi aggiornamenti critici. Se parlassimo, ad esempio, di una vecchia casa fatiscente, cambiare solo la porta non servirebbe, la scelta più adatta sarebbe quella di trovare una nuova casa. Lo stesso atteggiamento è necessario quando si tratta di garantire la sicurezza del sistema operativo a cui, ogni giorno, si affidano i propri dati preziosi”, ha commentato Oleg Gorobets, Senior Product Marketing Manager di Kaspersky.
Come proteggersi
Per proteggersi non è sufficiente conoscere i rischi legati ad un sistema operativo obsoleto ma è necessario agire. Di seguito le raccomandazioni di Kaspersky:
• Usare una versione aggiornata del sistema operativo e assicurarsi che la funzione di aggiornamento automatico sia abilitata.
• Nel caso in cui non fosse possibile aggiornare il sistema operativo all’ultima versione disponibile, le organizzazioni dovrebbero considerare questo come un vettore di attacco e separare in modo intelligente i nodi vulnerabili dal resto della rete.