Superbonus, via libera della Commissione europea sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. La discussione va ora avanti.
Il piano nazionale
C’è il via libera della Commissione europea sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. La discussione va ora avanti con l’Europa su questioni marginali. Lo ha detto, a quanto si apprende, il premier Mario Draghi nel corso del Consiglio dei ministri, dove si è anche scusato per la lunga attesa che ha accompagnato la riunione, inizialmente convocata per le 10 di mattina di ieri. Il governo nasce come governo ambientalista ed è un bene che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) verta sulla transizione ecologica, avrebbe detto il premier, perché “senza la vocazione ambientale e digitale di questo Governo, questo Piano non sarebbe mai stato accettato dalla Commissione Europea”. Un piano in cui il 40 per cento dei fondi sono destinati al Sud.
L’Italia come prima beneficiaria
L’Italia è la prima beneficiaria, in valore assoluto, dei due principali strumenti del programma Next Generation EU (NGEU), predisposto dall`Unione Europea in risposta alla crisi pandemica e che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale. Si tratta del Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF) e del Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa (REACT-EU). Il solo RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro, delle quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto, da impiegare nel periodo 2021-2026.
Il superbonus edilizio fino al 2023 in manovra
Il ministro dell’Economia nel corso del Cdm ha individuato nella prossima manovra la ‘sede’ delle risorse per le coperture del superbonus edilizio fino al 2023 chiesto a gran voce dal M5S e da Forza Italia. “Soddisfazione del M5S per il superbonus edilizio, che avrà copertura fino al 2023″ riferiscono fonti pentastellate. “Il Pnrr segna un passaggio storico, senza transazione ecologica e digitale non avremmo mai tutte queste risorse, come spiegato dallo stesso premier nel corso del Cdm”.
La proroga
A chiedere la proroga del superbonus fino al 2023 anche i ministri di Forza Italia che hanno, inoltre, sottolineato l’importanza di implementare i fondi per il piano infanzia e per gli asili nido. Soddisfazione è stata espressa dai ministri azzurri per le molte risorse stanziate per il Sud e per la riforma della Pubblica amministrazione e per il coinvolgimento delle Regioni e degli enti locali nella fase di attuazione del piano. Anche il Pd, si apprende, esprime soddisfazione per la proroga del Superbonus.