Su quanto faccia bene una corsa siamo tutti d’accordo, così come una camminata rilassante o danzare: quando il ritmo dei nostri piedi diventa un unicum con il cuore e i pensieri. Così oggi sappiamo quanto l’armonia tra corpo e mente è fondamentale!
La neurofisiologia ha fatto passi avanti straordinari arrivando a misurare i campi elettrici delle singole cellule del cervello. Scoprendo così che l’attività elettrica dei neuroni cerebrali varia con l’arrivo di stimoli esterni da parte del corpo. Ma cosa hanno in comune masticare, correre, respirare? Il carattere ciclico, ripetitivo. Insomma si è scoperto che è proprio questo ritmo, che unisce ciò che è neurologico e ciò che non lo è, a fare del nostro corpo e della nostra mente una sola cosa. E tutto ciò allunga la vita!
Come leggiamo nel sito robertobarani.com (link), per le culture orientali non esiste assolutamente una separazione mente-corpo. Infatti, non stupisce che molte discipline di integrazione mente-corpo arrivino dall’oriente, a partire dallo Yoga. Al variare degli stati di coscienza come nella meditazione o nelle situazioni di stress, si producono variazioni misurabili a livello dei sistemi neuroendocrino, gastrointestinale ed immunitario. Per cui stiamo scoprendo che il nostro organismo è un sistema e non una macchina. Ciascuna parte parla con ogni altra parte. C’è un linguaggio comune fatto di molecole e di energie, in grado di mettere in comunicazione ogni cellula del corpo con le altre e tutte con l’ambiente.
L’individuo deve essere considerato in termini olistici
Un certo stato di coscienza o di pensiero, può cambiare parametri anche sottilissimi, come la glicemia, le endorfine, i recettori per certe molecole sui linfociti. Addirittura una certa postura fisica ci permette di accedere solo a certi stati di coscienza. Anche da un punto di vista fisiologico l’individuo deve essere considerato in termini olistici (dal greco “olos” cioè “intero”). Ciò significa che la mente, le emozioni e il corpo non sono entità separate, ma interconnesse.
Gli stessi neurotrasmettitori che operano sia nel cervello che nel sistema immunitario sono anche quelli più frequenti nelle aree neurali che regolano le emozioni. Ormoni, liberati in condizioni di stress, quali adrenalina, cortisolo e prolattina come pure gli oppiacei naturali vengono tutti liberati in quello stato di attivazione fisiologica conseguente allo stress. Queste sostanze influiscono sulle cellule immunitarie, inibendo le funzioni immunitarie dell’organismo. Lo stress sopprime la resistenza immunitaria. Ed è stato dimostrato che le emozioni fonte di sofferenza sono negative per la salute.
Per un approccio alle malattie
Persone che hanno vissuto stati cronici di ansia, lunghi periodi di tristezza e pessimismo, continua tensione o costanti sentimenti di ostilità, implacabile cinismo o sospettosità, corrono un rischio doppio di ammalarsi di patologie quali asma, artrite, emicrania, ulcera gastrica e cardiopatie. Al contrario sembra che una condizione mentale serena determini un migliore andamento delle forme patologiche e una minore probabilità di ammalarsi.
La Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia (PNEI) rappresenta la concezione che, oltrepassando il dualismo psicofisico (separazione corpo-mente), guarda all’uomo come un tutto unitario. La malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello psicologico come disagio, ribaltando così lo schema classico che prevedeva la lesione dell’organo quale causa della sua disfunzione e a sua volta causa della malattia. Il corpo ha i suoi tempi, i suoi ritmi e la mente li deve rispettare. Spesso si nega al corpo il dovuto riposo e lo si costringe a ritmi stressanti.
Invece i ritmi della mente e del corpo si devono allineare ed unificare, creando una distribuzione uniforme dell’energia, che è fonte di benessere. Per cui, come dicevano gli antichi: “mens sana in corpore sano”.