Dalla Sardegna a Capo Nord. Parliamo del nuovo viaggio in bici di Francesco Accardo, volto a diventare un documentario per tutte le comunità sarde sparse per l’Europa.
Dalla Sardegna a Capo Nord, è il nuovo viaggio in bici di Francesco Accardo, ingegnere trasportista cagliaritano e direttore della Fondazione Siotto. L’obiettivo è la realizzazione un documentario on the road sulla strada dei sardi emigrati in Europa. I suoi compagni di avventura saranno una bicicletta e un piccolo bagaglio di 10 chili.
Così, dal centro del Mar Mediterraneo alle sponde del Mar Glaciale Artico, attraversando l’Europa nei suoi mille volti, il trentenne Francesco Accardo sarà testimone non solo di una nuova Europa, costretta a fare i conti con il Covid-19, ma anche della vita delle comunità sarde sparse per il Vecchio continente, per rappresentarne l’importanza nelle collettività straniere.
Accardo sabato si imbarcherà sul traghetto che da Porto Torres lo porterà, il giorno dopo, a Tolone, in Francia. Sarà questa la prima della serie di tappe di questa nuova edizione del Progetto Tramonti.
Le prossime saranno Grenoble, Svizzera, Metz, e ancora Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia e, infine, Norvegia. Il viaggio durerà un mese e mezzo. Ogni giorno Francesco pedalerà per un centinaio di chilometri, documentando tutto sui social.
Inoltre, dal 20 maggio una troupe composta da Fabio Demontis e Riccardo Muroni incrocerà Accardo per accompagnarlo durante la seconda parte del tragitto. Per proseguire così la documentazione sui sardi che hanno deciso di andare a vivere nelle diverse parti d’Europa.
Il Progetto Tramonti è sostenuto dalla Fondazione Sardegna Film Commission, dal Mic, l’assessorato regionale della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport. Ci sono anche sponsor privati e tanti sostenitori che hanno aiutato Accardo il grazie al crowdfunding. Tra cui il Centro commerciale naturale di Sant’Antioco “Welcome to Sant’Antioco”, il THotel e Trip Sardinia.
Su più punti del percorso una troupe filmerà i momenti salienti dell’impresa e dunque anche gli incontri con le comunità sarde in Europa. L’obiettivo finale è la realizzazione di un documentario che sia anche un “censimento morale” di chi ha scelto di lasciare la Sardegna per trovare la propria realizzazione al di là del mare. Coloro che hanno apportato sviluppo economico, sociale e culturale nei Paesi d’accoglienza.