mercato immobiliare

Nonostante la pandemia da Covid-19 il mercato immobiliare regge

Il mercato immobiliare in Italia regge nonostante il Covid, con un +12% per il settore non residenziale e +9% per il residenziale, con predilezione per le abitazioni signorili.

La pandemia ha costretto tutti a passare più tempo nelle proprie abitazioni. La chiusura in casa ha inevitabilmente innescato una nuova maniera di vedere gli spazi, sia domestici che pubblici. Le scelte ora sono dettate da una maggiore consapevolezza delle proprie esigenze. E questo non può che influenzare il mercato immobiliare.

Dopo il crollo registrato nel secondo trimestre del 2020, le previsioni per il 2021 lasciavano presagire il peggio. Tuttavia, i miglioramenti nella seconda metà dello scorso anno permettono oggi di guardare al mercato immobiliare italiano con più ottimismo e serenità, nel segno di una ripresa.

Come rivelano i dati dell’Osservatorio del mercato immobiliare (link) dell’Agenzia delle Entrate, la compravendita delle abitazioni chiude in 2020 con un +8,8%. Il settore non residenziale registra invece un incremento del +12,1%, in raddoppio rispetto al terzo trimestre dell’anno passato.

I settori immobiliari in cui investire

Se gli investitori esteri sono lievemente diminuiti (a causa della chiusura ai turisti), è comunque aumentata la richiesta di immobili a livello nazionale. In molti vogliono apportare migliorie alle proprie abitazioni e, altrettanti, desiderano comprare una nuova casa. Il mattone rimane un bene rifugio ma il mercato si è molto differenziato.

Il mercato immobiliare dei prossimi anni dovrà fare i conti con le nuove esigenze imposte dalla pandemia. Gli acquirenti cercano spazi più ampi, con zone verdi, e la possibilità di avere aree polifunzionali. Questo vale sia nel caso degli immobili residenziali che non. Anche nel caso degli uffici e dei magazzini, infatti, l’idea è di avere degli immobili con grandi spazi che favoriscano il distanziamento. Ma anche che siano collocati in zone facilmente raggiungibili per i lavoratori.

Gli investimenti mostrano una lieve ma costante e progressiva crescita. Questo lascia presagire un conseguente aumento del valore degli immobili“, commenta l’immobiliarista Antonio De Martino. Certo, però, la compravendita di immobili a scopo residenziale riguarda un segmento della popolazione ridotto. Composto quindi da persone che hanno già una prima abitazione e ne cercano una migliore o da usare come seconda casa. A dimostrazione di ciò, si prevede stabilità per le tipologie di abitazioni signorili e per quelle località turistiche che puntano su un ampliamento dell’offerta di servizi.

D’altra parte, una grossa fetta del settore immobiliare italiano poggia sul mercato dei crediti. In questo senso, le Banche centrali si stanno adoperando per contrastare la crisi mantenendo i tassi di riferimento per i mutui. Un ulteriore sostegno al settore dovrebbe arrivare anche dagli incentivi alla ristrutturazione (come il Superbonus 110%).

About Ilaria Atzei

Mi chiamo Ilaria e frequento l'ultimo anno della triennale di Beni Culturali e Spettacolo dell'Università di Cagliari.

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