Con la spesa per spettacoli e cultura crollata di quasi l’87% nell’anno dell’emergenza Covid, gli aiuti previsti dal DL Sostegni sono una importante boccata di ossigeno per gli oltre 300mila lavoratori impegnati nel settore.
Questo è quanto afferma l’Unione europea delle cooperative (Uecoop). In riferimento cioè al via libera nella notte al decreto da parte delle commissioni Bilancio e Finanze del Senato del provvedimento che dovrebbe arrivare entro la settimana sul tavolo del Consiglio dei ministri. E dunque, gli aiuti previsti dal DL Sostegni sono una importante boccata di ossigeno per i lavoratori del mondo dello spettacolo.
L’emergenza Covid
“Le limitazioni imposte dall’emergenza Covid – sottolinea Uecoop – sono costate la cancellazione di oltre 7 eventi su 10 (72,6%) nel 2020. Mettendo in ginocchio un settore nel quale operano molte cooperative e genera un forte indotto: sia in termini di servizi diretti, dalle luci alla vigilanza; sia per il turismo nazionale ed estero. La spesa del pubblico per concerti, spettacoli, cinema e teatri è franata prosciugando i redditi di migliaia di lavoratori del settore che – spiega Uecoop – rischiano di entrare nelle schiere dei nuovi poveri della società italiana“.
“Una situazione drammatica di uno scenario in cui la fascia più larga è costituita: attori (25,4%); seguiti dai lavoratori degli impianti e circoli sportivi (11,2%); dagli impiegati (11%); e dai concertisti e orchestrali (9,4%) con più di 45mila giovani fra i 25 e i 29 anni e le donne che – sottolinea Uecoop – rappresentano oltre 4 addetti su 10 (42,5%)“.
Il problema dei lavoratori dello spettacolo non riguarda i vip, che hanno risorse economiche per superare l’emergenza. Ma pesa su tutti gli altri che, magari a inizio carriera o con posizioni professionali meno qualificate, hanno – evidenzia Uecoop – una retribuzione media annua che nel 2019 ha raggiunto appena i 10.664 euro; meno di 900 euro al mese”.
La campagna vaccinale come base per la ripartenza
“Siamo di fronte a una una crisi senza precedenti; e la progressiva ripartenza non riuscirà a riassorbire in tempi brevi le perdite subite con il blocco causato dalla pandemia. Per questo – afferma Uecoop – servono aiuti strutturali a lavoratori e aziende. Per agganciare una possibile ripresa per la quale oltre la metà delle realtà produttive prevede che ci vorrà almeno un anno con 9 imprese su 10 (92%). E secondo cui – evidenzia Uecoop – la massiccia campagna vaccinale per immunizzare gli italiani è la base per la ripartenza dell’economia con l’uscita dall’emergenza Covid secondo l’indagine Uecoop sulle imprese a livello nazionale”.
“Far ripartire il settore ha un’importanza strategica per l’Italia non solo dal punto di vista economico. Ma è fondamentale anche per la tenuta sociale e culturale del Paese con un’azione che si allarga in modo trasversale sulle generazioni, dai ragazzi ai nonni; su diversi ambiti della vita quotidiana; dalla scuola al tempo libero”. Conclude Vincenzo Sette, direttore generale di Uecoop.