Si fa un gran parlare del Superbonus al 110%. Grazie a questa misura incentivante e figlia del Decreto Rilancio l’interesse sul fotovoltaico, e quindi per l’energia solare, è cresciuto ad un livello mai visto.
Chiamato anche maxi-detrazione, Ecobonus 110%, etc., grazie al Superbonus 110% tutti quelli che hanno un tetto hanno la possibilità di ospitare un impianto senza sostenerne i costi. Usufruendo così di tutti i vantaggi che questo può portare. Non tutti i sistemi fotovoltaici con applicazioni domestiche hanno però le stesse prestazioni. E quindi, così come nel segmento delle automobili esistono grandi differenze, lo stesso vale per i generatori ad energia solare.
Come funziona un impianto fotovoltaico?
Il nostro sole è una stella con la capacità straordinaria di produrre energia inesauribile. Quando i raggi solari vengono intercettati dai pannelli fotovoltaici, costituiti solitamente da semiconduttori in silicio, gli elettroni liberi vengono stimolati generando tensione e corrente continua.
Il passaggio successivo e obbligatorio sarà quello di trasformare questa energia, perché così com’è non può essere utilizzata dai nostri elettrodomestici. Ecco, quindi, che entra in gioco l’inverter fotovoltaico. Questo dispositivo ha proprio la funzione di trasformare la corrente continua in corrente alternata.
Da questi aspetti si comprende bene che a seconda dei prodotti che scegli la produzione di energia derivante dal sole può essere più o meno estesa. Quindi bisogna scegliere bene i pannelli solari e l’inverter.
La scelta dei pannelli fotovoltaici
Grazie alle fortissime accelerazioni sugli sviluppi tecnologici oggi ci sono tanti tipi di pannelli. La distinzione principale è dettata soprattutto dai risultati ottenuti sul campo.
Possiamo dividere i pannelli fotovoltaici in due macrocategorie. Quelli con celle costituite da silicio policristallino e quelle in monoscritallino: il primo materiale viene considerato generalmente meno puro e solitamente ha rendimenti inferiori; il secondo invece solitamente ha una produzione superiore di energia. Il silicio monocristallino poi è stato sfruttato per sviluppare nuove tecnologie. Quelle più usate attualmente si chiamano PERC e half-cut. In sintesi, sono sistemi per catturare più energia possibile e disperderne sempre meno.
Il sistema di accumulo
Naturalmente tutta la produzione di energia si concentra durante il giorno. Il problema è che spesso e per tanti motivi, a parte in questo periodo, di giorno siamo fuori casa. Cosa fare quindi per sfruttare al massimo ogni singolo kilowatt? Serve un sistema di accumulo adeguato.
Il sistema di accumulo ha la funzione di conservare l’energia prodotta dal fotovoltaico per restituirtela quando l’impianto non produce a sufficienza. Quindi ad esempio, se si esce di casa alle sette del mattino e si rientra alle nove della sera, durante tutto il giorno il tuo impianto cattura l’energia solare, e se ne può usare anche ben poca.
L’accumulo con a bordo il suo cervello elettronico attiva il sistema per ricaricare le batterie all’interno dal cabinet. Quando la notte rientri e cominci ad usare ad esempio il tuo piano ad induzione per cucinare. Dopodiché l’energia si pesca dalle batterie che restituiranno l’energia prodotta dal fotovoltaico e poi accumulata. Una volta che hai il tuo sistema di accumulo puoi ritenere davvero di aver fatto del tuo meglio per avvicinarti il più possibile all’indipendenza energetica.
Quali sono le tecnologie più utilizzate?
Molti pensano di poter utilizzare le stesse batterie che vengono impiegate per le auto elettriche. In effetti negli ultimi anni stiamo assistendo ad una corsa per chi fabbrica quelle più prestanti. Il fatto è che comunque le esigenze delle auto sono differenti rispetto a quelle domestiche. Un esempio semplice. Le auto non devono essere appesantite eccessivamente. Perché più pesano e più faticano nello spostamento e più spendono energia.
Questa necessità non esiste in ambito domestico. Anzi, in casa è bene avere un prodotto altamente sicuro e con una capacità importante nel sostenere molti cicli di carica e scarica. Ecco perché per molti la scelta di batterie su base di litio ferro fosfato è quella migliore. Solitamente pesano più delle classiche batterie, ma questo non è un problema perché è un sistema fisso e rimarrà fermo in casa per decenni.
Il sistema di accumulo può rientrare così nel Superbonus al 110%. Ma come detto per i pannelli e gli inverter è importante scegliere quelli che avranno durata e prestazioni migliori. Come capirlo? Può essere molto utile cercare informazioni semplici e attendibili da chi opera nel settore fotovoltaico da diversi anni. Questo è proprio l’obiettivo che si propone il portale Mister Kilowatt, dove puoi trovare non solo articoli dedicati e specializzati in questo mondo, ma anche simulatori e moduli per metterti in contatto con i migliori attori del settore.