“Talks – Dialoghi di archeologia, arte e architettura”: Streaming 7 maggio

Torna l’appuntamento con i Talks – Dialoghi di archeologia, arte e architettura, al Museo civico di Sinnai. Questa volta si parlerà di archivi e fonti documentarie.

Nel nuovo appuntamento di Talks – Dialoghi di archeologia, arte e architettura dedicato alla divulgazione scientifica si parlerà di Archivi e fonti documentarie: uno strumento imprescindibile per la ricostruzione storica.

Nello spazio virtuale del MuA – Museo e Archivio di Sinnai sarà ospite Mariangela Rapetti, professoressa associata di Archivistica e Bibliografia presso l’Università degli studi di Cagliari. Con Rapetti si dialogherà sul tema “Ospedalieri di Sant’Antonio di Vienne tra Archivi e documenti”. Gli ordini ospedalieri e i relativi archivi sono argomento affascinante e di estremo interesse. Cercheremo, coadiuvati dal Dott. Nicola Medda (archivista presso il MuA), di capire e ricostruire la storia dell’ordine degli Antoniani, gli eventuali rapporti con l’isola e la struttura, con le relative criticità, di un lavoro di ricerca di questa natura.

La divulgazione è ossigeno, per questo motivo al MuA abbiamo deciso di avviare una serie di appuntamenti per raccontare l’archeologia, la storia, l’arte e l’architettura del mondo insieme a specialisti del settore. Ogni appuntamento, sotto forma di dialogo, sarà l’occasione per scoprire: artisti; opere; scavi archeologici; reperti; musei; fonti storiche; archivi o libri. Con lo scopo di divulgare e permettere a tutti di conoscere la storia e i tesori sparsi in tutto il mondo.

L’incontro avverrà il 7 maggio alle ore 18.30 in diretta streaming su YouTube (link).

Info MuA

Nel sito del museo (link) leggiamo: “Vogliamo condividere una definizione di museo in cui crediamo tantissim0. È luogo di condivisione, apprendimento ed educazione per la comunità e della comunità. Attraverso eventi, mostre, laboratori e corsi. È uno spazio senza confini né barriere in cui chiunque ha accesso a contenuti, attività e stimoli“.

“Uno spazio di tutti, quindi, un luogo nel quale ognuno di noi può e deve ritrovarsi. Una piazza di incontro e di condivisione dove l’archeologia, la storia e l’arte non sono solo tematiche di oggetti esposti ma piuttosto un veicolo e uno stimolo alla creazione di relazioni e di uno spirito critico“.