Il Comune di Arzachena, su iniziativa del sindaco Roberto Ragnedda, approva un progetto triennale per lo studio e la tutela dei reperti storici. Fondamentale l’apporto del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Comune di Arzachena e Cnr alleati in un progetto triennale di studio e ricerca sulla conoscenza e la ricostruzione del paesaggio storico del territorio. Su iniziativa del sindaco, Roberto Ragnedda, il Consiglio comunale ha dunque approvato la convenzione. Essa dà il via al progetto che si avvarrà di nuove tecnologie, applicazioni interattive, installazioni e tour virtuali. Tutto ciò per incentivare quindi la divulgazione e la fruizione turistica della cultura millenaria locale.
“Finalmente riusciamo a inserire il nostro patrimonio storico in un circuito nazionale e internazionale grazie al Cnr.
I siti storici sono un asset fondamentale per lo sviluppo del turismo nei mesi di spalla, ma ci poniamo anche un altro obiettivo, quello di raccontare la storia di Arzachena alle nuove generazioni con strumenti appetibili per il loro target: valorizziamo la storia e, allo stesso tempo, ci proiettiamo al futuro, al mondo dei giovani”, spiega il primo cittadino.
“Questo accordo rientra tra le iniziative per le celebrazioni del centenario dell’autonomia del Comune di Arzachena da Tempio Pausania, che culmineranno a maggio del 2022. Le prime campagne degli scavi furono avviate dai fratelli Ruzittu, che hanno lottato per l’indipendenza del paese oltre 100 anni fa – precisano l’assessora alla Cultura, Valentina Geromino e il presidente del Consiglio comunale, Rino Cudoni – Lo studio sarà concentrato sui siti de La Prisgiona e Li Muri e ci permetterà di dare un contributo importante alla divulgazione della storia legata al periodo nuragico in Sardegna che, ancora oggi, resta poco conosciuta oltre i confini dell’Isola”.