L’Università di Sassari ha presentato al Senato un emendamento bipartisan relativo all’accesso ai corsi di laurea universitari. L’emendamento propone di disporre l’accesso con graduatoria concorsuale locale.
E’ stato presentato il 5 maggio al Senato della Repubblica un emendamento bipartisan in tema di accesso ai corsi di laurea universitari. Il primo firmatario è il Senatore Carlo Doria, professore ordinario di Malattie dell’Apparato Locomotore all’Università di Sassari.
In deroga alla legge 264/199 in materia di accesso ai corsi universitari, l’emendamento propone di disporre l’accesso con graduatoria concorsuale locale (e non nazionale). Questo per ciascun Ateneo dai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, in Medicina veterinaria, Odontoiatria e protesi dentaria, ai Corsi di Laurea Magistrale delle Professioni sanitarie e ai Corsi triennali della stessa area. La proposta, sperimentale per il quinquennio 2021-2026, è avanzata in considerazione della situazione epidemiologica e della grave crisi economica causata dalla pandemia da Covid-19.
Analogamente e sempre in forma sperimentale per il periodo 2021-2026, la proposta di emendamento, in deroga alle disposizioni della legge 6 settembre 2017 n. 130, chiede di prevedere l’ammissione alle Scuole di Specializzazione di area medica mediante selezione concorsuale locale.
La necessità di questo provvedimento
L’esigenza, fortemente sentita a livello regionale e condivisa appieno dall’Ateneo sassarese, nasce per compensare le gravi carenze dei sistemi sanitari regionali. Queste sono rese ancora più evidenti dall’emergenza sanitaria. La pandemia da Covid-19 ha infatti fatto emergere la carenza di personale sanitario operante in Sardegna. Si tratta di un problema che esisteva anche prima, ma si è aggravato nella situazione attuale.
L’Università di Sassari, con l’intenzione di contribuire a colmare questa lacuna, sostiene iniziative legislative come questa, volte ad aprire l’accesso ai corsi di laurea a numero chiuso e alle scuole di specializzazione di area medica agli studenti sardi, nel rispetto della programmazione nazionale. Resta comunque fermo, da parte degli Atenei, il rispetto della programmazione nazionale definita di concerto fra Ministero della Salute e Ministero dell’Università, in base al superamento di un test di ammissione comune a tutti gli atenei e gestito a livello nazionale.