DAB, scelta sostenibile per radio e l’ambiente

Per l’Unesco la radio rimane autorevole e affidabile e garantisce in molti Paesi pluralismo e accesso all’informazione per le minoranze. Il DAB procede la sua evoluzione tecnologica e la sua transizione green.

Oltre il Covid, fra resilienza e ripresa, le evidenze da diversi eventi internazionali. 

La  scorsa settimana si è festeggiata la giornata mondiale della radio: l’iniziativa dell’UNESCO giunta alla sua decima edizione, analogamente a quanto previsto per la TV, ha scelto un giorno, il 13 febbraio, per riportare ogni anno l’attenzione sull’importanza e il ruolo del mezzo nel mondo. Per l’Unesco la radio rimane autorevole e affidabile e garantisce in molti Paesi pluralismo e accesso all’informazione per le minoranze. Il tema di quest’anno declina tre tendenze importanti – innovazione, evoluzione e connessione–  e indica che il mezzo radiofonico continua a tenersi al passo con i cambiamenti, ad evolvere e connettersi con il suo pubblico. Si dibatterà anche della nuova tecnologia di trasmissione “DAB“.

L’impatto del Covid.

Tuttavia, nell’ultimo anno la radio, voce che accompagna soprattutto le attività in mobilità, ha subito un forte contraccolpo dalle restrizioni imposte per contenere la pandemia da Covid-19. La riduzione degli investimenti pubblicitari sul mezzo è stata forte, -25% in Italia nel 2020 (Nielsen), -19% in media nei maggiori mercati europei per le radio nazionali, ma con punte più alte per l’emittenza locale -35-40% (stime CRTV per l’Italia) e -40% e oltre in altri Paesi (es. UK e Spagna, dati AER- Associazione Europea Radio). E le prospettive per il 2021, come del resto per tutti i settori, guardano alle campagne vaccinali e alla ripresa delle attività per una robusta inversione di tendenza.

DAB cresce, il boom dei ricevitori.

Ciò nonostante la radio evolve, rapidamente. A livello di tecnologie il DAB procede, al punto che nelle parole di Patrick Hannon, presidente di World DAB, l’anno è stato addirittura positivo per la nuova tecnologia di trasmissione (si v. art. “DAB+ Takes Center Stage”). Anzitutto gli avanzamenti in vari Paesi europei, con il lancio ad ottobre del secondo multiplex nazionali in Germania (16 nuovi servizi digitali per 67 milioni di ascoltatori raggiunti); la programmazione dello switch off del segnale FM in Svizzera, si parte con l’emittente pubblica, nel dicembre 2022, e a seguire le commerciali nel 2023: si tratta del secondo mercato in Europa dopo la Norvegia; infine l’adozione del Codice delle Comunicazioni Elettroniche Europeo, che ha resa obbligatoria la dotazione di ricevitori DAB+ nei terminali radio venduti al pubblico e nelle auto. 

In Italia, dove questa norma è entrata in vigore in anticipo le vendite sono cresciute addirittura del 180% (primo semestre 2020), ma i primi risultati del 2020 indicano una crescita generalizzata nei maggiori mercati monitorati da World Dab, le vendite di ricevitori consumer DAB / DAB+ sono aumentate del 12% nel 2020 (le vendite di radio FM sono diminuite del 21% nello stesso periodo): un segnale chiaro che gli utenti si stanno spostando dai dispositivi solo FM a quelli  DAB+  (maggiore scelta, audio di qualità e, sempre più, display a colori). Peraltro, la crescita è stata ancora più accentuata nell’ultimo trimestre dell’anno (+22% rispetto al 2019).

Sostenibilità green e futuro ibrido e multipiattaforma della radio digitale.

Avevamo già parlato della valenza green della transizione al DAB, confermata da ultimo da uno studio della BBC. Vi è un risparmio energetico significativo rispetto all’FM ma anche all’IP. Allo stesso modo le iniziative intraprese dalla radio per costruirsi un futuro ibrido e multipiattaforma dove la radio mantenga la salienza che le spetta. Il tema di fondo del periodo emergenziale (in Italia a breve celebriamo un anno dalle prime misure di lockdown) è che il mezzo radiofonico ha mantenuto e anzi accresciuto la propria autorevolezza  e il ruolo di accompagnamento della quotidianità.

Lo hanno rilevato le analisi: nuove abitudini e orari di consumo, nuovi pubblici, nuove piattaforme, in Italia (GFK), ma anche negli altri Paesi europei (AER). La radio inoltre evolve. E’ questo l’anno, si dice, del podcast, si moltiplicano i servizi e le offerte audio, delle emittenti tradizionali e di nuovi operatori. Un esempio per tutti è il nuovo social di condivisione di contenuti solo audio Clubhouse. Il social in questi giorni è assurto alla ribalta della cronaca, anche se per aspetti legati a privacy e sicurezza.

EBU Digital Radio Summit. 

Si è concluso da qualche mese il Digital Radio Summit, evento EBU nel quale operatori da più Paesi hanno parlato delle nuove frontiere digitali della radio. Tra di esse DAB+, radio ibrida, applicazioni dedicate.  Fra gli spunti ricavabili dal summary accessibile online se ne segnalano diversi. Per prima la tendenza a personalizzare l’ascolto con app e metadata collegati al segnale broadcast. Questo per  per contenuti audio time-shifted (SWR), visibilità di contenuti on demand e transizione anche social al non lineare (VPT), raccomandazioni in tempo reale (EBU). Il ruolo dell’ascolto in auto e degli avanzamenti nelle interfacce ibride di Radioplayer (immagini e applicazioni ibride per Android Automotive che può favorire economie di scala); la via digitale dei Paesi Nordici: Dab (Norvegia), IP Finlandia e un mix dei due (Svezia). 

La radio continuerà ad avere successo solo se continuerà ad innovare. Le automobili sono un’area chiave, per il DAB e per l’ibrido, come pure la capacità di memorizzare le informazioni in locale sui terminali di ricezione. Ciò ha un impatto sia in termini di applicazioni (con la crescita dei podcast) che nella distribuzione. Questo rende possibile la perfetta combinazione di live, push multicast,e contenuti unicast senza soluzione di continuità. Ci si avvicina alla soglia delle economie di scala che permetteranno un’adozione più massiccia della radio digitale. Questa è, in sintesi, la visione di Antonio Arcidiacono, Director technology & Innovation EBU.

Sfide per il 2021. 

Il prossimo importante sviluppo per DAB + in Europa sarà il lancio di servizi nelle aree metropolitane in Francia. L’autorità di regolamentazione dei media, CSA, ha dato il via libera alla messa in onda dei servizi a partire dal 15 luglio. Da questa data saranno resi disponibili due multiplex nazionali per 25 servizi,. Entrambi sono da irradiare sulle principali reti stradali a partire dalle autostrade tra Parigi e Marsiglia. Soprattutto l’anno che si chiude ha confermato Il ruolo della radio come fonte più affidabile per notizie e informazioni, in tempi di emergenza, la radiodiffusione fornisce costantemente livelli di affidabilità del servizio ineguagliati dalle reti mobili (si veda al riguardo quanto proposto da CRTV per il DAB nelle gallerie). La radio è un mezzo sostenibile dal punto di vista ambientale, e fondamentale per dar voce alle istanze dei territori (nazionali e locali). Questo in un’ottica di pluralismo e ricchezza culturale, che è la cifra europea per l’emittenza radiofonica e televisiva tutta, pubblica e privata, nazionale e locale.

La sfida ora è mantenere questo slancio e traghettare l’emittenza in un ambiente multipiattaforma. Questo mantenendo salienza e sostenibilità del business. Una sfida anche regolatoria che in ambito UE si gioca su vari dossier (DSA, DMA, e-Privacy) e adattamenti nazionali di alcune direttive della precedente consiliatura (copyright, EECC), per citarne alcuni.

About Mattia Atzeni

Amo addentrarmi negli infiniti universi creati dal Cinema. Respiro agonismo seguendo e praticando vari sport. Amo la musica vintage e lo stile retrò.

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