Il Cagliari momentaneamente a +5 sul Benevento
Il Cagliari pareggia contro la Fiorentina 0-0, probabilmente la partita più noiosa della stagione rossoblù. Un punto per parte, le squadre non hanno mai impensierito i portieri. Il Cagliari prova a vincerla con tanti, tantissimi cross, ma i tre difensori della Fiorentina non fanno passare praticamente nulla. I rossoblù sono, per il momento, a cinque lunghezze di vantaggio sul Benevento, che affronterà l’Atalanta alle 20:45 in terra lombarda.
La cronaca della partita
Il Cagliari parte con un 4-3-1-2, con Zappa e Lykogiannis terzini, Nandez mezzala e Nainggolan davanti alle punte Pavoletti e Joao Pedro. La Fiorentina fa giocare Igor al posto di Martinez Quarta e Bonaventura è preferito a Castrovilli. Caceres esterno e Kouame e Vlahovic in attacco. Entrambe le squadre partono con grande attenzione, una partita che comincia a ritmi bassi. Al 2′ Pavoletti colpisce la palla di testa, ma il tiro finisce sopra la traversa. Entrambe le squadre giocano con il freno a mano tirato, ma i rossoblù sono più propositivi. Al 34′ Joao Pedro avrebbe una buona chance, ma non riesce a tirare ciccando il pallone. Ultima azione di un primo tempo abbastanza privo di emozioni un colpo di testa fuori misura di Nainggolan.
Nel secondo tempo il Cagliari si posiziona con la difesa a tre con Carboni che dà il cambio a Zappa, mentre la Fiorentina cambia il portiere Dragowski (con un fastidio muscolare) con Terracciano. All’inizio della ripresa è la Viola a fare la partita, ma senza creare buone occasioni. Il ritmo dopo l’inizio della ripresa si alza, ma le due squadre commettono errori di posizione e giocano entrambe di ripartenza. Al 63′ Iachini toglie Kouame inserendo Castrovilli. Al minuto 68 Joao Pedro tira da posizione ravvicinata, ma viene murato da Milenkovic. Due minuti dopo esce il rumeno Marin, entra Deiola. Il Cagliari in questa fase della partita gestisce palla, prova a crossare senza mai trovare Pavoletti. La punta all’86’ viene affiancato da Cerri, che poco dopo non riesce a stoppare un pallone interessante dentro l’area. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine della partita.