Memorie migranti progetto nazionale che unisce memoria storica; culture e generazioni differenti; per indagare su cause e analogie tra passato e presente nelle migrazioni contemporanee.
Questa è la missione di Memorie migranti di un’altra Sardegna; un progetto sulla valorizzazione dell’eredità culturale e sociale delle tante “isole sarde”; attraverso un’opera di tutela; catalogazione e valorizzazione del patrimonio archivistico. Il progetto nasce da un’idea dei Sardi A.Gramsci di Torino.
In un momento storico attraversato da una crisi sociale e sanitaria senza precedenti; l’associazione presieduta da Enzo Cugusi; si fa portavoce di un progetto che intende rafforzare il ruolo civico delle istituzioni della conoscenza; attraverso la valorizzazione della memoria delle migrazioni sarde. E’ infatti, un’iniziativa culturale pensata per stimolare un dibattito costruttivo e partecipato nella nostra democrazia; su tematiche tanto spinose quanto la percezione e conoscenza collettiva dei fenomeni migratori. Infatti, solo stabilendo una connessione tra passato e presente; possiamo costruire una memoria storica capace di generare contenuti e stabilire connessioni tra storie; cittadinanza e solidarietà.
Infatti, “Memorie migranti”; vede impegnato un significativo investimento di risorse delle principali istituzioni del sapere torinese rappresentate dall’Università di Torino; la Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci; gli archivi del Polo del ‘900 e il CPIA “Tullio De Mauro”. Insomma, un’occasione per costruire ponti e rafforzare la cooperazione culturale con l’Isola; come dimostra l’adesione al progetto del Dipartimento di Lettere lingue e Beni Culturali dell’Università di Cagliari; del Museo dell’Emigrazione Sarda di Asuni; dei CPIA di Cagliari e Oristano; del mondo istituzionale e associativo sardo; e della Fondazione di Sardegna; principale ente finanziatore del progetto.
Infatti, si tratta di un percorso fatto di mostre; laboratori didattici; e convegni che coinvolgerà lungo tutto il 2021; ed il 2022 i territori di Torino; Cagliari; Oristano; Asuni; Quartu Sant’Elena; e di altri comuni interessati; e infine Copenaghen; dove ha sede l’associazione Sarda Incantos.