La plastica la fa da padrone, è l’84% dei rifiuti trovati tra la sabbia, ma anche guanti e mascherine.
L’84% dei rifiuti è di plastica, poi ci sono anche guanti, mascherine, mozziconi e cotton fioc.
Guanti monouso e mascherine chirurgiche buttati via e smaltiti in modo non corretto che finiscono sulle nostre spiagge. E’ una delle tristi conseguenze del Covid-19 e della nostra cattiva educazione. Risultato: ce li ritroviamo sul 72% dei nostri lidi (mascherine sul 68% delle spiagge monitorate, guanti usa e getta sul 26%), più di due spiagge su tre tra quelle monitorate da Legambiente per l’indagine Beach Litter 2021.
L’indagine su 13 regioni italiane
Indagine che ha coinvolto 47 spiagge di 13 regioni italiane (Abruzzo, Basilicata, Toscana, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Veneto). Sulle quali sono stati trovati in tutto 36.821 rifiuti in un’area totale di 176.100 mq. Perché – effetti del Coronavirus a parte – sulle nostre spiagge c’è una media di 783 rifiuti ogni 100 metri ed è la plastica a farla da padrone. Rappresenta l’84% dei rifiuti trovati. Numero che supera di gran lunga il valore soglia di riferimento stabilito a livello europeo. Per considerare una spiaggia in buono stato ambientale, ci dovrebbero essere meno di 20 rifiuti ogni 100 metri di costa.
Nella triste classifica dei rifiuti spiaggiati, ci sono oggetti di plastica e polistirolo, mozziconi di sigarette, tappi e coperchi. I cotton fioc in plastica che, nonostante siano stati messi al bando in Italia, restano il simbolo per eccellenza della maladepurazione perché, a proposito di cattiva educazione, c’è ancora chi continua a gettarli nel wc.
La plastica resta il materiale più trovato dei rifiuti spiaggiati. Su circa un terzo delle spiagge campionate, la percentuale di plastica eguaglia o supera il 90% del totale dei rifiuti monitorati. Sul 72% dei lidi monitorati sono stati rinvenuti guanti usa e getta, mascherine o altri oggetti riconducibili all’emergenza sanitaria Covid-19. Rinvenuti anche quest’anno, in 5 spiagge di Campania, Lazio e Sicilia, i dischetti utilizzati come biofilm carrier nei depuratori.