La popolare app di messaggistica non cancellerà gli account di chi non accetta la nuova policy, ma attiverà limitazioni.
Dopo le polemiche di inizio anno, WhatsApp ha rimandato di qualche mese l’entrata in vigore della nuova policy sulla privacy. Il 15 maggio diventerà operativa. Comunque, chi non accetterà le nuove regole potrà usare l’applicazione e non rischia la cancellazione dell’account. Quello che avverrà è una graduale degradazione del servizio e dell’esperienza utente. Un accesso alle chat limitato e la possibilità di utilizzare solo alcune funzioni dell’applicazione.
L’ultimatum sulla privacy di WhatsApp
Il 15 maggio è l’ultimo giorno utile per accettare la nuova informativa sulla privacy di WhatsApp. In quella data, è stato spiegato, “non sarà eliminato alcun account e non si perderanno funzionalità a seguito di questo aggiornamento”. L’app inizierà a mostrare alle persone un promemoria a tutto schermo con l’invito ad accettare le nuove norme sulla privacy”. Dopo un periodo di alcune settimane”, come scritto nella Faq dedicata, “il promemoria diventerà persistente” a meno che la persona non accetti la nuova policy sulla privacy. WhatsApp ha confermato che gli account di chi non dovesse accettare la policy sulla privacy non comunque verranno cancellati
Però, a partire dal momento in cui il promemoria diventa persistente (compare di continuo, insomma), non sarà più possibile utilizzare alcune delle funzioni dell’app:
non si potrà accedere all’elenco delle chat, che sarà sempre oscurato dal promemoria. Non si potranno avviare chiamate o videochiamate, ma si potrà rispondere alle chiamate e videochiamate in arrivo. Se le notifiche di WhatsApp sono attive, si potrà rispondere ai messaggi solo dalla finestra di dialogo interna alla notifica o si potrà avviare una chiamata. Dopo un “periodo di alcune settimane” dall’attivazione del promemoria persistente, “WhatsApp interromperà l’invio e la ricezione di chiamate da e verso gli account di chi non ha accettato la policy sulla privacy”.
La nuova informativa sulla privacy di WhatsApp: ecco cosa cambia
Secondo Enrico Ferraris, avvocato torinese esperto di protezione dei dati personali, “la privacy policy è la stessa di inizio anno, la data di ultima modifica è rimasta quella di gennaio. Ciò che cambia sono solo la data di entrata in vigore e le misure che WhatsApp ha deciso di adottare per convincerci ad accettare la nuova informativa”.
La nuova privacy policy chiarisce alcuni dei punti più importanti e aggiunge misure di salvaguardia per i dati di chi non usa WhatsApp, prima assenti. “Viene precisato anche l’uso della geolocalizzazione tramite Ip e altri metodi, nel caso non sia attiva la localizzazione Gps, ha chiarito come vengono trattati i dati delle segnalazioni e dei report sulle violazioni dei termini di servizio”.