Sardegna: dopo 3 settimane in zona rossa e 2 in arancione, torna finalmente in fascia gialla. Riaprono bar, ristoranti e cinema
Dopo tre settimane di rosso e due in arancione, la Sardegna rivede sprazzi di normalità con il ritorno in fascia gialla. I numeri della curva epidemica sono già quelli di una zona bianca. Ma occorrerà attendere tre settimane di indici bassi per un nuovo cambio di colore.
Eppure l’Isola ha già assaporato in solitario l’agognata zona bianca. Scattata agli inizi di marzo e durata ben tre settimane. Godendo di molte riaperture che praticamente sono le stesse che oggi sono previste in zona gialla. Tranne che per i cinema e i teatri che erano rimasti chiusi e che ora invece riaprono al pubblico. Tutto simile meno che il coprifuoco che era stato previsto alle 23.30 e che ora invece resta fermo alle 22. Salvo diverse decisioni che saranno prese da domani nella cabina di regia col Governo.
Le riaperture
La principale differenza per ristoranti bar, pub, gelaterie e pasticcerie è che ora il consumo al tavolo deve essere “esclusivamente all’aperto, anche a cena” nel rispetto degli orari del coprifuoco e dei protocolli di sicurezza: la circolare del Viminale ribadisce che il rientro a casa deve avvenire entro le 22.
E sei i negozi sono già aperti dalla zona arancione, i locali di ristorazione al chiuso, solo a pranzo, dovranno attendere il via libera fissato per l’1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive. Riaprono i musei e sarà possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all’aperto. E’ obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi). La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso.
Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private. Sono sempre consentiti gli spostamenti in entrata e in uscita dal territori e verso un’abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni (fino a 18 anni) sui quali si esercita la responsabilità genitoriale.