Si apre la Giornata internazionale del 2021 contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Fu istituita ufficialmente nel 2007 ed è nata per difendere la dignità umana
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani si riunisce in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Essa è stata riconosciuta sin dal 2004 sia dall’ONU che dall’Unione europea. Istituita ufficialmente nel 2007, è nata per celebrare l’eliminazione dell’omosessualità avvenuta il 17 maggio 1990 dalla lista delle patologie mentali.
Gli obiettivi
Questa giornata intende richiamare l’attenzione dei docenti e degli educatori sull’importanza della difesa della dignità umana nella sua globalità. A prescindere dall’orientamento sessuale, dalla nazionalità, dal credo religioso e dall’estrazione sociale.
L’UE ha espresso una seria preoccupazione per la colpevolizzazione della condizione di omosessualità che in ben 69 paesi costituisce ancora un reato. Addirittura passibile di pena capitale in 11 Stati.
Inutile dire il diritto a vivere la propria sfera affettiva liberamente latita proprio negli stessi Stati: Paese in cui altre forme importantissime di libertà personale vengono negate costantemente. Aspetto che induce a pensare quanto siano collegate l’esercizio di una democrazia evoluta e civile con il rispetto dell’individuo.
La diversità di genere
Il manifestarsi di una diversa identità di genere si verifica molto spesso durante l’età scolare. Fattore che troppo aggrava le relazioni già difficili tra coetanei. Soprattutto dove manca un’appropriata educazione civica. In funzione di quanto detto, è proprio la scuola il luogo in cui si può e si deve intervenire. Tutto ciò per alleviare le sofferenze di chi si sente spesso respinto e deriso per il proprio modo di essere.
Riteniamo importante quanto sottolineato nel 2020 in materia dalla presidenza della Cei, Conferenza episcopale italiana. Essa afferma che “le discriminazioni, comprese quelle basate sull’orientamento sessuale, costituiscono una violazione della dignità umana”. Inoltre quest’ultima “deve essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni. Pertanto bisogna indirizzare l’impegno educativo in funzione di una integrazione di tutte le individualità”.
Il presidente Mattarella e l’omofobia
Anche il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva preso parola in merito. Lo scorso anno aveva sottolineato quanto l’omofobia, la transfobia e la bifobia costituiscono una violazione del principio di eguaglianza e ledono i diritti umani necessari a un pieno sviluppo della personalità umana”.
Allarmanti sono i dati pubblicati ultimamente da svariate teste nazionali. In base a questi, durante la pandemia si sarebbero moltiplicati gli episodi di cyberbullismo e bullismo ai danni di adolescenti. Circa il 30% in più, presi di mira per le proprie scelte. L’Italia scende al 35° posto della classifica dei Paesi Europei per politiche a tutela dei diritti umani e dell’uguaglianza delle persone.
Il CNDDU promuove come attività didattica in difesa del rispetto reciproco il “Murales virtuale contro la discriminazione e l’uguaglianza” da realizzarsi in una giornata della settimana prossima con disegni, frasi, post incentrati sul tema del rispetto.