Ogni anno, il 22 maggio, si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità. Un evento importante che deve rappresentare il rispetto per la natura e la tutela delle risorse ambientali.
La Giornata mondiale della Biodiversità richiama l’importanza di tutelare la straordinaria ricchezza costituita da tutte le specie viventi sulla Terra. La Giornata è stata proclamata nel 2000 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Si fece per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica firmata a Nairobi, in Kenya, nel 1992. L’obiettivo era quello di tutelare la diversità biologica del Pianeta. Da allora si celebra ogni anno il 22 maggio.
In ambito naturalistico, la biodiversità rappresenta una risorsa ambientale molto importante per le strette relazioni esistenti tra gli esseri viventi che sono interdipendenti gli uni dagli altri. La minaccia incombente sull’equilibrio degli ecosistemi dipende dall’inquinamento ambientale che ha prodotto il riscaldamento globale del pianeta. L’innalzamento della temperatura, in atto ormai da decenni, è sotto gli occhi di tutti; ci sono paesaggi completamente trasformati che tendono a compromettere gli habitat naturali delle varie specie che in essi vivono e si riproducono. Tutti gli esseri viventi hanno bisogno di spazi compatibili alla loro sopravvivenza. Se il territorio non offre più le caratteristiche biologiche specifiche, non riescono più ad adattarsi e a svolgere il loro ciclo vitale. Un esempio emblematico è quello delle api le cui specie stanno pian piano estinguendosi.
Sappiamo come gli insetti impollinatori rappresentano un anello importante della catena alimentare. Questo perchè sono in grado di far nascere i frutti trasferendo gli elementi riproduttivi da un fiore all’altro. Einstein sosteneva che se dovessero scomparire le api agli uomini resterebbero solo quattro anni di vita.
L’impegno per il futuro
Questa visione apocalittica ma attualmente da tenere in seria considerazione ci pone molti interrogativi sul futuro della vita sul pianeta. Il modello della biodiversità ci insegna che ogni essere vivente ha una sua funzione e che ogni ecosistema mantiene il suo equilibrio se le componenti biotiche( piante, animali) e abiotiche (temperatura, umidità, terreno)sono adeguate. Negli ultimi anni il surriscaldamento dei mari e dell’aria ha determinato la nascita e lo sviluppo di “specie aliene” cioè piante e animali che normalmente non attecchiscono in un clima mediterraneo come il nostro. Il processo del cambiamento climatico sembra ormai inarrestabile considerando che, su grande scala temporale, le epoche geologiche hanno cambiato radicalmente le condizioni di vita sulla terra.
La diversità biologica costituisce una risorsa ambientale da conservare e proteggere come lo è quella culturale che trasmette usi, costumi e tradizioni dei vari popoli. Preservare la biodiversità significa anche pensare a un futuro ecosostenibile per le nuove generazioni perchè, come dice un bel proverbio ” non ereditiamo la terra dai nostri antenati, la prendiamo in prestito dai nostri figli”. Il modello della biodiversità può considerarsi a tutti gli effetti l‘indicatore primario di un equilibrio biologico che è attualmente in serio pericolo perchè i parametri ambientali sono alterati e il loro decadimento contribuisce a rompere le relazioni tra gli esseri viventi, rapporti che forniscono energia e stabilità ad un unico sistema.