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Allo studio test salivare portatile, risultato in mezz’ora

Un test portatile ed economico per diagnosticare Covid-19 dalla saliva, con velocità e accuratezza “paragonabile o superiore” a quella dei sistemi utilizzati oggi.

Il test, ancora sperimentale e descritto su ‘Nature Communications’; si chiama Spot e promette di rilevare “in meno di 30 minuti” anche solo “una particella virale in una goccia da 1 microlitro”. A sviluppare la metodica è stato un gruppo di scienziati guidati da Huimin Zhao; professore di ingegneria chimica e biomolecolare dell’università dell’Illinois di Urbana-Champaign.

“Abbiamo sviluppato un saggio rapido, altamente sensibile e accurato, e un dispositivo portatile alimentato a batteria che può essere utilizzato ovunque e in qualsiasi momento”; spiega Zhao. Molti componenti del device possono essere stampati in 3D e i ricercatori stimano che il test, sebbene sia ancora un prototipo, possa costare meno di 78 dollari. Un prezzo a cui andrebbe aggiunto quello di reagenti e altri materiali necessari per i test, calcolati in 6-7 euro a esame. Il nuovo test “può essere utilizzato da chiunque abbia una formazione minima e sia attento durante il caricamento dei campioni”; dice Zhao.

La messa a punto del nuovo test è stata possibile grazie alla scoperta; nel laboratorio di Zhao; di un sistema per produrre enzimi programmabili in modo da riconoscere e scindere geni specifici di un organismo. Nel dispositivo sviluppato dall’équipe americana, questi enzimi trasportano un sistema che contrassegna i geni virali di interesse con un colorante. Una volta trovati i geni bersaglio, l’enzima li scinde e il colorante diventa fluorescente, indicando così la positività al virus cercato.

La nuova tecnologia elimina il processo di riscaldamento e raffreddamento dei campioni, richiesto invece da molti test attualmente in uso. Inoltre, può rilevare anche più geni in un unico campione, aumentando ulteriormente l’accuratezza e abbattendo il rischio di errori.

“Siamo interessati a esplorare questa tecnologia per il rilevamento di altre malattie”, evidenzia Zhao. “Un vantaggio chiave di questo test- conclude – è la sua capacità, in linea di principio, di rilevare molti virus contemporaneamente utilizzando lo stesso dispositivo”.

About Camilla Bruno

Nel 2014 mi sono diplomata in flauto traverso al Conservatorio, attualmente frequento la facoltà di Beni Culturali e Spettacolo, e dal 2018 insegno musica privatamente. Sono appassionata di cinema di musica e di arte. Oltre all’esperienza nella gestione social di realtà come il Cineclub FEDIC di Cagliari, negli ultimi anni ho approfondito i miei studi nel campo degli audiovisivi e del mercato dell’arte. Attualmente sono l'amministratrice del progetto di art management Visual Scout.

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